Dopo più di settanta anni torna nella “sua” Monvalle l’alpino, caduto il 28 aprile del 1944 in un campo di prigionia tedesco. Le spoglie del soldato italiano, che riposavano nel cimitero d’onore di Monaco di Baviera, riservato ai militari italiani internati, torneranno sabato sulle rive del lago Maggiore, nel piccolo cimitero di Monvalle. Qui, Luigi Mascetti “ritroverà” la sua amata moglie , sposata nel 1936 e scomparsa alcuni anni fa; finalmente i due sposi, che il dramma della guerra ha diviso,
potranno stare per sempre uno accanto all’altra.
Per la speciale occasione, l’amministrazione comunale, che due anni fa aveva organizzato una mostra dedicata ai caduti monvallesi della seconda guerra mondiale, ha organizzato una cerimonia ufficiale del feretro in programma sabato mattina. Alle 10 verrà celebrata una messa di suffragio nella chiesa della frazione di Turro, dove era nato, nel 1910, il caporale Mascetti, le cui spoglie saranno inumate poi nel cimitero di Monvalle, accanto a quelle della moglie, alle 10.45; in conclusione di mattinata, attorno alle 11.45, ritrovo al centro sociale, dove è stata riallestita la mostra dedicata a Mascetti, per un rinfresco.
Una scelta quella di riportare il militare caduto in guerra a soli 34 anni, fortemente voluta dai figli e e dal sindaco . «Luigi Mascetti dopo 71 anni si ricongiungerà simbolicamente e idealmente con la sua terra d’origine e con la sua famiglia» sottolinea il primo cittadino, che per il 2016 è già al lavoro per ricostruire anche la storia di ciascuno dei trenta caduti di Monvalle nella prima guerra mondiale.
Nato nel 1910 nella frazione di Turro, Luigi Renè Mascetti diventa un bravo muratore, molto richiesto per la sua abilità nei vari cantieri dove si realizzano ville sulla sponda piemontese del lago Maggiore.
Nel 1936 sposa a Monvalle Antonia Binda, da cui avrà due figli Luigi e Maria; nel 1940 viene richiamato in servizio nel battaglione Intra degli alpini e mandato a combattere sul fronte italo francese. Dopo l’8 settembre del 1943 viene catturato dalle truppe tedesche e qui inizia il suo dramma personale e quello della sua famiglia. Dalla documentazione recuperata nell’archivio comunale e da quella conservata dai familiari, si scopre che Mascetti nel mese di giugno del 1944 si trova da dieci mesi in un campo di lavoro e prigionia in Germania, in una zona considerata strategica per le sorti del conflitto e per questo pesantemente bombardato dagli Alleati.
In uno di questi bombardamenti, il 20 luglio del 1944, troverà la morte a soli 34 anni, insieme con altri 94 militari italiani internati, l’alpino Luigi Renè Mascetti, che da sabato potrà finalmente riposare davvero in pace, nella quiete dell’amata Monvalle e accanto alla sua Antonia.