Luini e gli altri Ecco i remi tricolori

Varese ancora capitale dello sport a remi. Non bastasse il positivo riscontro di tutto il popolo colorato che per due giorni ha animato la Schiranna, l’investitura ufficiale arriva direttamente dal presidente della Federazione italiana Giuseppe Abbagnale: «L’organizzazione è stata ottima, come sempre accade da queste parti: Varese rappresenta una garanzia perché ci permette di offrire un’accoglienza di alto livello in ogni manifestazione».

I tricolori appena conclusi hanno rappresentato un sostanzioso antipasto dell’appuntamento di fine luglio con i Mondiali Under 23. Il presidente federale si aspetta ancora molto: «Sono giorni cerchiati in rosso sul calendario di ogni appassionato. Come federazione saremo sotto la lente di ingrandimento a livello internazionale: Varese, però, ci permette di sperare in un successo analogo a quello ottenuto oggi».

La bellezza della giornata di ieri è tutta racchiusa nelle emozioni degli atleti in gara: davanti al folto pubblico che ha riempito le tribune ed ogni spazio disponibile sulle rive del lido, le semifinali e le finali si sono alternate a ritmo frenetico, regalando due gioie particolari ai padroni di casa della Canottieri Varese.

In primis un mito che torna a far parlare di sé, l’“otto volante” campione d’Europa nel ’48 e nel ’50, che ieri ha vissuto nuova gloria nel bronzo conquistato dagli juniores. Non c’è testimonianza migliore dei sorrisi di chi in acqua si è sudato ogni remata per captare l’impresa: «Negli ultimi anni, quella che è definita l’ammiraglia del canottaggio aveva perso un po’ di lustro – raccontano i medagliati varesini Davide Isella, Filippo Benini e Marco D’Oria – Con questo bronzo entriamo di diritto nell’epopea di una barca storica per la nostra società».

Se il canottaggio è soprattutto faticare all’unisono con i compagni, le barche da otto rappresentano il massimo della sintesi di questo concetto: «Se non si riesce a pensare con una sola testa, i risultati non arrivano – spiegano ancora i giovani atleti – Per questo le soddisfazioni ottenute con gli equipaggi numerosi pesano ancora di più».

Ai piedi del podio, c’è spazio per un’altra bella storia che coinvolge i portacolori varesini: è quella di Alice Santopolo e Teresa D’Alba. Il bronzo conquistato nel due senza ha il sapore dolce della sorpresa e dell’inizio di una nuova vita sportiva.

Teresa aveva smesso di gareggiare, Alice l’ha convinta a riprendere, per farle compagnia sulla biposto che le due varesine hanno fatto volare fino al terzo posto: «Per certi versi è stata una gara un po’ improvvisata – spiega Alice, 19 anni – Avevamo provato insieme solo quattro volte. Abbiamo fatto un’ottima partenza e siamo state davanti per i primi 500 metri: poi le avversarie hanno recuperato, ma questa medaglia ci riempie di gioia».

Il sole “picchia” sulle rive del lago: i 34 gradi registrati consigliano a chi può di ritirarsi sotto gli alberi del parco Zanzi o di rifugiarsi nel bar del lido, dove vengono consumate pinte di bibite ghiacciate. Verso le 15, però, la calca in zona tribune si addensa, in acqua c’è un tizio che nella placida tavolozza blu cittadina ha mosso i primi passi verso la conquista del mondo: Elia Luini.

La curiosità di saggiare lo stato di forma del campione è grande, Elia dimostra di essere al top: gli assoluti del quattro senza sono ancora suoi e dell’altro grande varesino Pierpaolo Frattini. Con una progressione non pareggiabile dagli avversari, i due vanno ad arricchire la bacheca del Circolo Canottieri Aniene di Roma.

L’ultimo tango è ballato ancora dall’otto, categoria seniores. Gavirate cerca medaglie ma ottiene un quarto e un quinto posto. Nessuna delusione, però, dopo i sei piazzamenti sul podio ottenuti nell’arco di questi due giorni dai rossoblù: un bilancio positivo che fa gioire anche l’altra anima del lago di Varese.

A poco a poco la Schiranna si svuota. L’arrivederci è a fine luglio per una nuova festa del canottaggio.

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