L’ex caserma dei carabinieri di Fornasette, a Luino, potrebbe ospitare due nuclei familiari di profughi, ma solo in caso di aumento dei flussi migratori. La conferma arriva dal vertice in Prefettura di giovedì 20 marzo, dove si è fatto il punto sui lavori di adeguamento della struttura, destinata a diventare un Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) per richiedenti protezione internazionale.
I lavori e il rispetto delle normative
Il direttore dei lavori ha chiarito che l’intervento in corso rispetta tutte le norme urbanistiche, edilizie e igieniche. Inoltre, ha sottolineato che non vi è alcun cambiamento nella destinazione d’uso dell’edificio, in quanto l’accoglienza sarà temporanea. Questo aspetto era stato oggetto di discussione nel Consiglio comunale di Luino, con le opposizioni che avevano sollevato dubbi e preoccupazioni.
La posizione del Prefetto e del sindaco di Luino
Il prefetto Salvatore Pasquariello ha confermato che i lavori saranno completati entro la fine di maggio 2025, ma la struttura sarà attivata solo se necessario. In tal caso, verrà assegnata a due nuclei familiari, senza un utilizzo più ampio.
Da parte sua, il sindaco di Luino ha garantito il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle parrocchie e della cooperativa sociale incaricata della gestione del centro. L’obiettivo è garantire un percorso di integrazione adeguato per le famiglie accolte.
Un caso che divide l’opinione pubblica
La questione ha sollevato forti polemiche, sia nel Varesotto che in Ticino, soprattutto per la vicinanza della struttura al valico di Fornasette. Il sindaco di Tresa, nonché deputato UDC, Piero Marchesi, ha portato il caso all’attenzione del governo federale svizzero a Berna. Per garantire la massima trasparenza, il prefetto ha anche informato direttamente il ministro degli Interni ticinese.
Sul fronte politico locale, la questione è stata affrontata in un intenso Consiglio comunale, caratterizzato da momenti di tensione. Alcuni gruppi di opposizione avevano organizzato una raccolta firme per il 22 marzo contro l’uso della caserma come centro di accoglienza, ma l’iniziativa è stata temporaneamente sospesa.
Cosa succederà ora?
Al momento, tutto dipende dall’andamento degli sbarchi e dell’emergenza migratoria. Se i numeri resteranno sotto controllo, la struttura potrebbe non essere utilizzata. In caso contrario, l’ex caserma di Fornasette accoglierà due famiglie di profughi, con il supporto delle istituzioni e delle associazioni locali.