VARESE – “Non volevo uccidere nessuno, volevo solo addormentarla”. Queste le parole del 30enne arrestato lunedì con l’accusa di tentato omicidio, per aver aggredito la zia acquisita, dieci anni più grande di lui, e averle premuto sulla faccia uno straccio imbevuto di ammoniaca, nella sua casa di Luino. Lo ha dichiarato oggi durante il suo interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Varese, rispondendo alle domande, assistito dall’avvocato Corrado Viazzo.
Alcol e droghe durante la serata
Il trentenne ha spiegato di aver bevuto molto e anche consumato stupefacenti durante la serata, prima di aggredire la donna. Ha altresì negato di aver detto alla 40enne di aver pensato che al suo posto ci fosse la sua compagna, incinta di suo figlio, mentre ha confermato di averle detto di telefonare al 112. “Vedo difficile la contestazione del reato di tentato omicidio”, ha detto all’Ansa l’avvocato Viazzo, “con uno straccio con un po’ di ammoniaca non si uccide, per questo chiederò una perizia tecnica sull’inidoneità del mezzo”.