Tariffa unica nazionale per l’assicurazione RcAuto: vogliono farci pagare di più per far pagare meno alle regioni del Sud?
L’idea è di un gruppo di deputati campani del Pd, primo firmatario .
Vorrebbero introdurre «una tariffa unica nazionale», che consenta ai neo-patentati e a coloro che non commettono incidenti per almeno cinque anni di pagare lo stesso costo dell’assicurazione, a prescindere dalla provincia di residenza.
Questo perché oggi c’è una situazione di «discriminazione tariffaria» a danno delle regioni del Sud, per i firmatari. I dati dell’Ivass, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni, che certificano come a Napoli un neo-patentato di 18 anni alla guida di un’auto a benzina da 1300 di cilindrata paghi 3.510 euro, contro i 1.702 euro di un coetaneo di Aosta e i 2.387 euro di un diciottenne di Trieste, città i cui livelli tariffari medi sono simili a quelli di Varese.
Oppure un quarantenne in classe 1, la più bassa, paga 1.187 euro a Napoli, contro 478 euro a Milano e 455 a Trieste, più o meno quanto si paga a Varese.
Prima ancora che i parlamentari della Lega Nord, a fare la voce grossa contro questa proposta è l’Ania, l’associazione delle imprese assicurative: «Illegittima e tecnicamente insostenibile».
Secondo le compagnie infatti «farebbe saltare il meccanismo mutualistico su cui si basa l’assicurazione, costringendo il sistema a “spalmare” il disavanzo su chi ha causato anche un solo incidente in cinque anni, oppure a stabilire una tariffa unica più elevata che colpirebbe con aumenti ingiusti e rilevanti le comunità di automobilisti più virtuose». E se teniamo conto che nella prima ipotesi «il premio RcAuto finirebbe per costare quasi come il danno provocato», le compagnie si troverebbero costrette ad aumentare le tariffe in tutta Italia, a danno degli automobilisti che risiedono nelle province più “virtuose”, come Varese.
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