L’ultima missione di IlluminosoArrestati tra spacciatori

ORIGGIO In nome e per conto del brigadiere Giorgio Illuminoso. Il carabiniere travolto il 26 gennaio 2009 in viale Europa da Paolo Bottigelli, ha condotto i compagni all’arresto di tre spacciatori, padroni assoluti della zona boschiva tra Origgio e Caronno Pertusella. In manette tre marocchini di 28, 29 e 39 anni, tutti senza fissa dimora e permesso di soggiorno. Una banda che gestiva un giro vastissimo di cocaina ed eroina. Bottigelli era andato da loro per comprare droga.

E probabilmente per non essere fermato con addosso qualche grammo di coca, il 43enne di Busto ha travolto Illuminoso, mentre il padre si è offerto quale capro espiatorio per evitare la galera al figlio. Il giallo dell’omicidio del brigadiere è stato risolto, ma due pm Roberto Pirro, titolare dell’inchiesta dell’omicidio, e Valentina Margio, succedutagli al turno in occasione dell’arresto dei tre pusher, non hanno mollato. Con loro i militari del nucleo operativo radiomobile di Saronno comandato dal maresciallo Salvatore Carrà (del Norm faceva parte Illuminoso): in 14 nella notte tra venerdì e sabato hanno fermato a Milano i tre spacciatori.

Tre fantasmi: due giorni prima dell’arresto il trio aveva abbandonato circa 100 grammi di cocaina nel fitto della boscaglia. I clienti hanno certificato che la “roba” apparteneva a loro; a loro che giravano armati di machete e coltellacci e mettevano i tossici in fila: chi abbandonava la coda perdeva il giro per l’acquisto di una dose. In questi boschi i tre ricevevano una media di circa 150 telefonate su ciascuno dei 39 cellulari posti sotto sequesto. Il tutto fa circa 1000 telefonate a sera con richieste di acquisti. Quella smantellata è una vera e propria centrale della droga. In nome e per conto di Giorgio Illuminoso.
Simona Carnaghi

s.bartolini

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