Mercoledì 30 aprile è stata una serata da ricordare per gli amanti della birra della città di Varese. Ha infatti finalmente visto la luce la seconda versione di un locale storico: l’Università della birra.
La nuova casa si trova a Calcinate del Pesce in via Duca degli Abruzzi 130 ed il luogo è stato meta, fin dal tardo pomeriggio, di un massiccio pellegrinaggio di adepti della setta del malto, di curiosi e di gente del quartiere, tutti in fibrillazione per il nuovo punto di ritrovo che arricchisce il rione.
Da settimane ormai, uno striscione interlocutorio stuzzicava la fantasia di chi ama gustarsi una buona birra artigianale, spillata in modo corretto, servita alla giusta temperatura e nel boccale più adeguato: quel “Beer in progress” alimentava le speranze dei tanti “orfani” di pinte e mezze pinte, rimasti a bocca asciutta dal sipario sulla precedente gestione. Il locale, originariamente ad Azzate e fondato nel 1997 da , aveva infatti chiuso i battenti nel dicembre 2012, cinque mesi dopo la prematura scomparsa del suo padre putativo, giornalista del settore birraio e grande amante e conoscitore della birra.
I più stretti collaboratori di Franco hanno raccolto la sfida di far rivivere lo spirito della vecchia Unibirra in una nuova location. Al posto dello striscione c’è ora una realtà che promette di ripercorrere la buona strada anni fa intrapresa.
A giudicare dal primo impatto la direzione è quella giusta. L’inaugurazione ha colto l’entusiasmo di molti, con lunghe code alla cassa (particolare da giudicare in modo assolutamente non negativo: la birra ha i suoi tempi di spillatura e servizio, particolari che giustamente non vengono sottovalutati dai gestori), buon cibo ed una struttura dall’arredamento ben curato. Soddisfatta , titolare e colei che più di altri ha voluto la riapertura: «E’ tornato il 90% dei nostri vecchi clienti. Questo è motivo di enorme orgoglio per noi». Due i piani della neonata sede: nel primo ci sono la sala principale, l’angolo delle spine, la cucina ed un terrazzo con tavoli esterni. Una scala conduce al secondo, dove una stanza luminosa con vista lago ospita una preziosa “cava biere”, una sorta di luogo di invecchiamento per birre in bottiglia di 250 etichette, ed altri tavoli per gli avventori.
Qui, nei giorni infrasettimanali, vengono tenuti corsi di differenti tipologie: quello “Publican”, una full immersion per gestori dei locali o per semplici appassionati alla scoperta del mondo della birra nelle sue più ampie sfaccettature; il “Beer and food”, tre appuntamenti mensili sulle tecniche di degustazione; il corso per degustatori principianti, in collaborazione con Varese Corsi. Sono invece in programma una serata (28 maggio) sull’abbinamento birra e formaggi insieme ad Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio) e delle lezioni destinate alle pizzerie, per abbinare nel modo corretto una pizza gustosa ad una birra ben servita.
Tutto questo perché l’Università, come nelle intenzioni di Re ben impresse nella mente dei successori, è da sempre anche scuola di formazione e Beer shop.
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