«Un uomo senza lavoro perde dignità» afferma l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola in visita pastorale, ieri mattina, all’aeroporto di Malpensa.
Accompagnato dal presidente Sea Pietro Modiano e dal cappellano don Ruggero Camagni, Scola visita alcuni reparti dello scalo, saluta i lavoratori e li benedice. Ma pensa anche ai senza tetto «180 persone che vivono a Malpensa, segno di un’epoca affaticata, per i quali bisogna trovare una soluzione», annota a voce alta prima di iniziare la Messa al Terminal 1.
«Ci si accorge dell’altro solo quando ci urta e invece l’uomo del terzo millenio deve essere fatto di rapporti, di relazione. L’aeroporto è una rete dalle maglie fittissime che qui non viene sviluppata ma che dovrebbe aiutarci a vivere meglio le relazioni, non a delegarle alla Caritas o a qualche gruppo di volontariato». Il territorio può essere di sostegno, secondo Scola, «realtà preziosa per le relazioni».
La visita del cardinale comincia con uno sguardo al piazzale cargo per poi incontrare i vigili del Fuoco di Malpensa che vantano tre distaccamenti in aeroporto e 180 uomini divisi su quatto turni che si danno il cambio per mantenere un presidio 24 ore su 24.
«Il vostro è un lavoro prezioso, delicato, per cui serve tanto coraggio», riconosce Scola, «voi siete all’avanguardia ma io vi regalo questa immagine di una vetrata del Duomo di Milano del 1500 che è sinonimo di alta lavorazione, come la vostra».