Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Sven-Göran Eriksson, uno dei più influenti e rispettati allenatori della sua generazione. Eriksson, nato a Sunne, in Svezia, il 5 febbraio 1948, è deceduto all’età di 76 anni, lasciando un vuoto profondo nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare con lui.
Sven-Göran Eriksson è stato un pioniere nel mondo del calcio, distinguendosi per la sua visione tattica e per la sua capacità di gestire squadre ai massimi livelli. La sua carriera da allenatore ha preso il via in Svezia con il Degerfors IF e l’IFK Göteborg, dove ha subito messo in mostra le sue qualità, portando il Göteborg alla vittoria della Coppa UEFA nel 1982.
Il successo europeo con il Göteborg attirò l’attenzione del calcio continentale, e nel 1984 Eriksson passò alla guida del Benfica, con cui vinse il campionato portoghese. Seguirono esperienze importanti alla Roma, alla Fiorentina e alla Sampdoria, dove consolidò ulteriormente la sua reputazione di grande stratega.
Nel 2001, Eriksson fece storia diventando il primo allenatore straniero a guidare la nazionale inglese. Sotto la sua gestione, l’Inghilterra raggiunse i quarti di finale in due edizioni dei Mondiali (2002 e 2006) e nei Campionati Europei del 2004. La sua influenza sul calcio inglese è stata significativa, portando innovazioni tattiche e una professionalità che hanno lasciato un segno indelebile.
Dopo l’esperienza con l’Inghilterra, Eriksson continuò la sua carriera in diverse parti del mondo, allenando club in Messico, Cina e Thailandia, oltre a ricoprire ruoli dirigenziali. La sua capacità di adattarsi a culture calcistiche diverse ha dimostrato la sua versatilità e il suo amore per il gioco.
Oltre ai successi sul campo, Sven-Göran Eriksson era noto per il suo carattere mite e la sua umiltà. Amato da giocatori, colleghi e tifosi, Eriksson è sempre stato un esempio di professionalità e integrità. La sua scomparsa segna la fine di un’era, ma il suo contributo al calcio mondiale resterà impresso nella storia.
Il mondo del calcio si stringe attorno alla famiglia di Eriksson in questo momento di dolore. Giocatori, allenatori e tifosi da ogni angolo del mondo hanno espresso il loro cordoglio, ricordando con affetto l’uomo e il professionista che ha dedicato la sua vita a questo sport.