Gerusalemme, 14 lug. (Apcom) – Resta ancora incerta la destinazione del cargo libico diretto a Gaza con un carico di aiuti umanitari e immobilizzato da un guasto ai motori. Sotto strettissima sorveglianza delle forze militari israeliane, che hanno negato però di aver dato finora ultimatum alla nave, l’Amalthea vorrebbe approdare a Gaza o in Egitto. La nave Amalthea, battente bandiera moldava, trasporta 2.000 tonnellate di aiuti umanitari. A bordo ci sono ci sono 15 attivisti filo-palestinesi e 12 membri.
Un responsabile della Fondazione Gheddafi – che sponsorizza la missione – aveva detto che Israele aveva dato tempo fino alla mezzanotte di ieri per invertire la rotta e dirigersi verso il porto di El Arish. Il capitano della nave sponsorizzata dalla Libia, parlando via radio con le autorità israeliane, ha detto che farà rotta verso il porto egiziano di El Arish e che non tenterà di violare il blocco. Il capitano ha assicurato che che gli attivisti a bordo obbediranno ai suoi ordini, nonostante la loro volontà di andare a Gaza. Ma da Tripoli – scrive la France Presse – si riafferma invece che il cargo “mantiene la rotta su Gaza”.
Lo scorso 31 maggio le forze di sicurezza israeliane hanno assaltato una flottiglia umanitaria diretta a Gaza. Negli scontri scoppiati a bordo di una delle navi della flottiglia, la Mavi Marmara, battente bandiera turca, sono rimasti uccisi nove attivisti di nazionalità turca.
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