Gerusalemme, 7 dic. (Ap) – Un israeliano, che tentava di superare la barriera di sicurezza che circonda la striscia di Gaza vicino al valico di Erez, è stato ucciso da agenti di sicurezza dello stato ebraico. Lo ha annunciato la radio pubblica.
La vittima, sulla trentina, è riuscita a superare il “muro” ed è penetrata nel perimetro di sicurezza che circonda il punto di passaggio riservato ai pedoni. L’uomo è poi corso verso il punto di passaggio delle automobili. Gli agenti di sicurezza lo hanno localizzato e gli hanno invano intimato di fermarsi. Gli agenti hanno successivamente sparato in aria a scopo di avvertimento, ha aggiunto la radio.
Spaventato, è tornato sui propri passi prima di voltarsi di nuovo e correre verso la striscia di Gaza. A questo punto, conformemente alle norme in vigore in questo settore “sensibile”, agenti e soldati hanno aperto il fuoco contro di lui per evitare che entrasse nella striscia di Gaza e fosse rapito dai palestinesi come il soldato Gilad Shalit, preso nel giugno 2006 e prigioniero nella striscia di Gaza.
Secondo i primi elementi dell’indagine, la vittima originaria del sud di Israele soffriva apparentemente di “disturbi mentali”. Un portavoce dell’esercito non è stato in grado di confermare o smentire queste notizie.
Fco
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