Gerusalemme, 9 gen. (TMNews) – Dei ministri israeliani hanno minacciato una nuova offensiva contro la Striscia di Gaza se gli attacchi con razzi e obici contro il sud di Israele, intensificatisi negli ultimi tempi, non cesseranno.
“Non è escluso di lanciare una seconda operazione ‘Piombo Fuso’ se l’escalation di violenza continua, anche se nessuno lo vuole”, ha avvertito Sylvan Shalom, vice Primo ministro citato dalla sua portavoce. “Se necessario, Israele inasprirà la sua risposta. A mio avviso tutte le opzioni sono aperte”, ha aggiunto Shalom. “E’ del tutto evidente che la situazione è divenuta intollerabile”, ha dichiarato da parte sua il ministro dell’Informazione, Yuli Edelstein, che appartiene come Shalom al partito Likud del capo del governo, Benjamin Netanyahu. “E’ arrivato il momento di adottare una politica di tolleranza zero”, ha rincarato il ministro delle Infrastrutture nazionali, Uzi Landau, del partito di estrema destra Israel Beitenu.
Il deputato del Partito laburista Amir Peretz, ex
ministro della Difesa, che vive a Sderot, nei pressi della Striscia di Gaza, ha detto da parte sua che “l’azione dell’esercito israeliano deve essere più incisiva, anche se al momento non vi sono le condizioni per una conflagrazione globale”.
Gli attacchi con razzi e obici da parte di gruppi armati palestinesi da Gaza sul sud di Israele si sono intensificati nelle ultime settimane, provocando dei feriti. Israele ha risposto con dei raid aerei. Due anni fa, l’esercito israeliano aveva lanciato una devastante offensiva, denominata “Piombo fuso” con l’obiettivo di far cessare i lanci di razzi e proiettili di mortaio verso il suo territorio.
Con fonte Afp)
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