Gaza, 19 ago. (TMNews) – Gli attentati coordinati di ieri nella zona di Eilat, costati la vita a otto israeliani, la cui responsabilità è stata attribuita da Israele al Comitato di resistenza popolare, un gruppo estremista della Striscia di Gaza, hanno nuovamente innalzato la tensione nella regione. “Se Hamas (al potere a Gaza) vuole una escalation pagherà un prezzo alto”, ha ammonito oggi il portavoce dell’esercito israeliano, Yoav Mordehai.
Il generale Mordehai non esclude un’operazione terrestre contro Hamas, che controlla la Striscia di Gaza dal giugno 2007, e che Israele ritiene responsabile (indiretto) degli attacchi di ieri. Le forze di sicurezza sono state messe oggi in stato di allerta in tutto il paese, ed è stato fortemente limitato l’accesso alla Spianata delle Moschee, a Gerusalemme, ai fedeli musulmani.
Da stamattina sono intanto ripresi i lanci di razzi da Gaza verso il territorio israeliano. Dieci persone sono rimaste ferite ad Ashdod (due in modo serio), mentre un razzo, che non è esploso, si è conficcato in una sinagoga della stessa località. Secondo fonti palestinesi e israeliane sono stati sparati in poche ore una decina di razzi.
Israele da parte sua ha risposto agli attacchi di ieri conducendo una serie di raid aerei sulla Striscia di Gaza, in cui sono stati uccisi sette palestinesi, tra cui quattro dirigenti del Comitato di resistenza popolare, “implicati negli attentati” secondo lo Shin Beth. Fonti palestinesi hanno detto che i jet israeliani hanno compiuto oggi nuovi raid, colpendo in particolare il campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale delal Striscia. Lo riporta Ynet, l’edizione online dello Yedioth Ahronoth. Testimoni oculari hanno riferito che è stato preso di mira un campo d’addestramento dell’ala militare di Hamas.
(con fonte Afp)
Plg
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