Gerusalemme, 6 mag. (Apcom) – Sarebbe imminente, secondo la stampa israeliana, una scissione nel Partito laburista, spaccato in due lo scorso marzo dalla decisione del leader e ministro della Difesa Ehud Barak di far entrare il partito nel governo di centrodestra di Benyamin Netanyahu. Le dimissioni presentate ieri dal segretario laburista Eitan Cabel sembrano aver accellerato i tempi dell’uscita dal partito dei deputati (almeno quattro dei 13 presenti alla Knesset) e dei dirigenti che avevano chiesto a Barak di lasciare il Labour all’opposizione e di non partecipare ad un governo dominato dalle destre.
Tra i dissidenti spiccano l’ex leader laburista Amir Peretz, l’ex segretario generale Ophir Pines Paz e l’ex ministro dell’istruzione Yuli Tamir. A questi dovrebbe aggiungersi anche Shelly Yachimovich, una ex giornalista nota per i suoi attacchi al vetriolo alla leadership di Barak che gode di molti sostenitori tra i giovani laburisti.
Secondo il quotidiano Haaretz, gli oppositori di Barak avrebbero dalla loro parte almeno 1/3 del partito e, in caso di scissione, dovrebbero formare una nuova forza politica. Nelle settimane passate si era ipotizzata una possibile fusione tra l’ala dissidente laburista e il Meretz (sinistra sionista).
Una eventuale scissione darebbe un ulteriore colpo all’immagine del Partito laburista precipitato alle elezioni del 10 febbraio al suo punto piu’ basso. Da principale forza politica di Israele appena 10 anni, oggi i laburisti sono il quarto partito per numero di rappresentanti alla Knesset, dietro Kadima, Likud e Yisrael Beitenu, il partito ultranazionalista del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman.
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