Gerusalemme, 26 dic. (Apcom) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilanciato l’idea di un governo di unità nazionale, proponendo al leader dell’opposizione Tzipi Livni un incarico ministeriale. Un’offerta che è stata però accolta tra lo scetticismo.
Secondo la radio militare, il segretario del governo, Zvi Hauser, ha chiamato Livni e l’ex ministro degli Esteri ha deciso di incontrare Netanyahu domani.
La stampa, quasi unanime, sospetta tuttavia una manovra politica che mira a indebolire Kadima, il partito rivale diretto da Livni, giocando sui dissensi interni e le ambizioni personali nell’ambito di questa formazione politica di centro. Il capo del governo ha proposto a Livni una “poltrona” di ministro senza portafoglio, dunque senza potere effettivo.
“Dividere per governare”, titola il quotidiano Maariv mentre il suo concorrente Yediot Aharonot parla di “un gesto teatrale del primo ministro”. Il quotidiano in lingua inglese Jerusalem Post, vicino al potere, stima da parte sua che Netanyahu “ha voluto umiliare Tzipi Livni e minare Kadima, senza riuscire a infliggergli un colpo fatale”.
Il leader del Likud (destra) ha tuttavia giustificato la sua proposta con le “sfide locali e internazionali a cui Israele deve far fronte”, considerando che Livni, ex capo della diplomazia dalla reputazione di moderata, aumenterebbe il prestigio del suo governo nel mondo.
Fco
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