Damasco, 11 mag. (Apcom-Nuova Europa) – In Medio Oriente serve un’area denuclearizzata, oppure sarà “la catastrofe”, ammonisce Dmitri Medvedev in visita a Damasco. “Con il mio collega, il presidente della Siria, sosteniamo a una sola voce l’idea di creare una zona, una regione che sia libera delle armi nucleari, perchè uno scenario differente implicherebbe una catastrofe regionale, o forse anche globale”, ha dichiarato Medvedev che è il primo capo di stato russo in viaggio ufficiale a Damasco dopo il crollo dell’Urss.
Parlando durante una conferenza stampa congiunta con il presidente siriano Bashar al Assad, Medvedev ha sottolineato che “un’ulteriore escalation della tensione in Medio Oriente potrebbe provocare un’esplosione e portare alla catastrofe”. La Russia, ha detto, farà tutto il possibile per riportare il processo di pace arabo-israeliano “sulla base legale internazionale vigente”, con l’obiettivo di arrivare alla creazione di uno stato palestinese indipendente, che possa esistere pacificamente a fianco di Israele.
Da parte sua, Assad – che tramite Medvedev ha ricevuto un messaggio di Israele – ha detto che la Siria è pronta a compromessi in nome della pace, ma “ad eccezione dei casi che vanno a detrimento della sovranità di una o dell’altra parte”, evidente riferimento alle Alture del Golan, che lo Stato ebraico non intende abbandonare.
Orm
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