Berlino, 27 ago. (Apcom) – Nel suo incontro di ieri a Londra con l’inviato speciale Usa in Medio Oriente, George Mitchell, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha proposto un congelamento temporaneo delle costruzioni nelle colonie in Cisgiordania, per un periodo di nove mesi. Lo riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz, che cita fonti governative di Gerusalemme.
Netanyahu, che oggi a Berlino incontra il cancelliere tedesco Angela Merkel, ha apprezzato anche l’apertura del presidente palestinese Abu Mazen, che si è detto pronto a incontrare il premier israeliano alle Nazioni Unite il prossimo mese, definendola un “passo positivo”.
Gli Stati Uniti da mesi insistono per un congelamento delle attività edilizie negli insediamenti, come passo preliminare per il rilancio del processo di pace. Secondo Haaretz, gli americani risponderanno all’offerta di Netanyahu in occasione dell’incontro in programma la prossima settimana a Washington tra Mitchell e due rappresentanti israeliani: l’inviato di Netanyahu, Yitzhak Molcho, e il capo dello staff del ministro della Difesa Ehud Barak, il generale Mike Herzog. Mitchell tornerà poi a Gerusalemme nella seconda settimana di settembre con l’obiettivo di finalizzare l’accordo con il governo di Gerusalemme.
L’offerta di Netanyahu esclude il congelamento dei lavori per la costruzione di 2.500 nuove case, già iniziati. Israele inoltre considera la sua proposta come un gesto di buona volontà nei confronti dei palestinesi per la ripresa del negoziato, e si aspettano quindi dall’Autorità Palestinese analoghi gesti di concilizione.
Al termine del loro incontro di ieri, durato circa quattro ore, Netanyahu e Mitchell hanno diffuso un comunicato congiunto in cui hanno sottolineato i “progressi compiuti” nei colloqui.
Plg
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