Gerusalemme, 18 apr. (TMNews) – La “primavera araba” rischia di diventare “un inverno iraniano”. A sostenerlo è il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un’intervista esclusiva alla France presse.
“Quello che speriamo di vedere è la primavera europea del 1989”, ha detto il premier, facendo riferimento al crollo del sistema comunista nell’Europa orientale. Ma “potrebbe anche avvenire che la primavera araba si trasformi in un inverno iraniano”, ha aggiunto, con il rischio che si ripeta la rivoluzione islamica del 1979 in Iran. I leader israeliani hanno più volte denunciato il rischio di uno scenario “all’iraniana”, in cui le organizzazioni vicine al regime di Teheran sfruttano le sommosse in atto per prendere il potere o esercitare una forte influenza su chi governa.
“In una situazione di caos, un gruppo islamista organizzato può prendere il controllo dello Stato – ha dichiarato Netanyahu – è successo in Iran e può succedere altrove”. Israele considera oggi l’Iran, che sostiene il gruppo Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza, come la sua principale minaccia, soprattutto a causa del suo programma nucleare. “Se viene meno il livore dell’Iran o se il regime viene sottoposto alla stessa pressione degli altri regimi della regione, allora ci sarà una possibilità di pace e di sviluppo – ha aggiunto Netanyahu – l’Iran ha già conquistato metà della società palestinese grazie al suo intermediario, Hamas. E se il regime iraniano cadesse, non passerebbe molto tempo prima che Hamas lo seguisse”.
(fonte Afp)
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