Gerusalemme, 22 dic. (Ap-Apcom) – Dopo oltre quattro ore di riunione, con sei ministri del suo esecutivo, il primo ministro israeliano Benjamnin Netanyahu ha dato disposizione di proseguire ogni sforzo per consentire il rilascio in tempi brevi e in assoluta sicurezza di Gilad Shalit, il soldato dello stato ebraico tenuto in ostaggio da Hamas dall’estate del 2006.
Al termine della riunione, proseguita fino a tarda notte, l’ufficio di Netanyahu ha emesso un comunicato con il quale si invita il gruppo negoziale israeliano “a continuare gli sforzi per portare Gilad Shalit a casa sano e salvo”. Nella nota non si fa alcun cenno a eventuali decisioni ufficiali o nuovi incontri.
Secondo quanto si legge sul quotidiano Haaretz, Israele risponderà entro oggi alle richieste di Hamas per il rilascio di Gilad Shalit e comunicherà le proprie decisioni al mediatore tedesco della trattativa sullo scambio dei prigionieri tra le due parti: sarebbe proprio questa la decisione emersa durante il summit di questa notte.
Nel corso della riunione, riferisce da parte sua il quotidiano El Mundo, Netanyahu e i suoi ministri hanno approvato, ponendo alcune condizioni, l’accordo per lo scambio di Shalit con 980 prigionieri palestinesi, come richiesto dal movimento radicale Hamas. In una prima fase dovrebbero essere liberati 450 detenuti, “ma con l’importante condizione che i terroristi più pericolosi non tornino in Cisgiordania”, ha riferito una fonte. Da parte sua, Hamas potrebbe accettare la proposta solo se limitata a poche unità di palestinesi.
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