Gerusalemme, 8 giu. (Apcom) – Israele contro tutti, al vertice sulla sicurezza organizzato a Istanbul dalla Cica, un’organizzazione per la cooperazione dei Paesi asiatici. Un vertice dove si è dicusso di nucleare e dell’assalto alla “Freedom Flotilla”.
Ventuno Paesi su 22 (l’unico voto contro, ovviamente, quello di Israele) hanno condannato il raid israeliano contro le navi di attivisti pro-Palestina “in violazione della carta dell’Onu e del diritto internazionale”. I firmatari del documento di condanna hanno sostenuto anche la necessità “di una commissione d’inchiesta dell’Onu indipendente, credibile e trasparente”. “La Turchia non dimenticherà” ha detto il presidente turco, Abdullah Gul, che ha aggiunto: “Le conseguenze di questi atti, commessi con odio e vendetta, saranno evidenti”. A margine del vertice, il primo ministro russo, Vladimir Putin, ha dichiarato che Mosca ha intenzione di sollevare la questione di un’inchiesta sul raid davanti all’Onu.
Ma il vertice ha affrontato, come da programma, il tema della sicurezza. E la conclusione, anche in questo caso, è andata contro lo Stato ebraico. Il Medio Oriente deve essere libero dal nucleare, Israele firmi il Trattato di non proliferazione nucleare e metta il suo armamento a disposizione dell’Agenzia per l’energia atomica: questa la conclusione cui sono arrivati la Turchia e la stragrande maggioranza dei Paesi che hanno partecipato al summit.
(con fonte Afp)
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