Macumba d’amore del trans In aula il cimitero imbrattato

VARESE L’autore della macumba d’amore al cimitero di Giubiano a processo per stalking: oggi la prima udienza. Contumace il transessuale Vivian ancora irreperibile dopo il voto agli dei espresso lo scorso 22 marzo.
Un voto propiziatorio affinché il suo amore torni e la coppia possa ritrovare la felicità: amore rappresentato dallo stesso uomo di 40 anni parte lesa nel processo fissato questa mattina davanti al giudice varesino Ottavio D’Agostino. L’udienza è poi stata rinviata. La denuncia per atti persecutori è

antecedente il rito di Giubiano.
La coppia, che si era frequentata per un anno, era scoppiata quando il quarantenne aveva interrotto la relazione. Una rottura burrascosa a quanto pare che Vivian, questo il nome d’arte del giovane brasiliano a processo, non aveva accettato. Iniziando a infastidire l’amato, seguendolo, presentandosi vicino a casa, telefonando.
L’amato aveva denunciato tutto e Vivian è finito a processo.
La macumba, con offerte quali un cuore di bovino, fiori, frattaglie di pollo, monete, una foto della coppia e una maglietta appartenente all’amato e rimasta a Vivian dopo la rottura, è da intendersi quale nuova dichiarazione d’affetto. L’ex non l’avrebbe però gradita indicando proprio in Vivian l’autore del gesto quasi con certezza. Oggi in aula assente anche la parte lesa. S. Car.

s.bartolini

© riproduzione riservata