Palermo, 30 ott. (Apcom) – “Nell’interrogatorio del pentito Gaspare Spatuzza ci sono espresse opinioni personali e valutazioni soggettive”. È questo il punto di vista dell’avvocato Nino Mormino, difensore del senatore Marcello Dell’Utri, che a Palermo in Corte d’appello sta deducendo sulla richiesta della Procura generale di sentire il collaboratore di giustizia. Parlando del verbale interrogatorio del pentito del 6 ottobre il difensore di Dell’Utri dice che “sui punti essenziali c’è una differenza sostanziale tra il verbale riassuntivo e quello integrale”.
In apertura di udienza la difesa di Dell’Utri aveva chiesto al procuratore generale Antonino Gatto se avesse documenti da depositare. Incassato il ‘no’, l’avvocato Mormino, riferendo articoli di stampa su vicende narrate dal pentito Spatuzza, relative alla collocazione di cartelloni pubblicitari da parte di Publitalia a Palermo, ha sostenuto che alla Procura di Palermo risultava come non veritiera la dichiarazione contenuta nel verbale di Spatuzza. L’avvocato ha quindi detto di aver svolto un’indagine difensiva e ha prodotto una dichiarazione di Publitalia nella quale si smentisce di aver collocato cartelloni pubblicitari a Palermo. “Ci saremmo aspettati – ha detto Mormino – da parte della procura di Palermo la stessa velocità nel depositare questo accertamento negativo che ha utilizzato per far produrre il verbale di interrogatorio di Spatuzza”. Sono ancora in corso le deduzioni della difesa.
Cas/Lux
© riproduzione riservata