Palermo, 3 set. (Apcom) – “Il nemico dello Stato e dei cittadini si chiama mafia” e contro questa “serve l’ordinaria azione quotidiana di tutte le istituzioni”. Lo ha detto a Palermo il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che oggi ha ricordato la figura del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia 28 anni fa insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorda Domenico Russo.
“La prossima settimana entrerà in vigore il piano straordinario contro la criminalità organizzata – ha detto Maroni intervenendo alla messa di suffragio celebrata all’interno della caserma dei carabinieri intitolata a Carlo Alberto Dalla Chiesa – contro le mafie, che il governo ha predisposto e approvato lo scorso mese di gennaio in un consiglio straordinario a Reggio Calabria e che il Parlamento ha definitivamente approvato a fine luglio. Un impegno preso proprio qui a Palermo, di introdurre nell’ordinamento giuridico nuove norme più efficaci che dessero alla magistrature gli strumenti adeguati a combattere la mafia. Ma é ancora più significativo perchè per la prima volta è stato approvato dal Parlamento a voto unanime”.
“Questo è un provvedimento – ha proseguito Maroni – ricco di nuove norme significative e gode di un sostegno comune pur nella concitazione dei tempi politici che stiamo vivendo. Pur nel quotidiano contrasto di opinioni, il Parlamento ha dato un segnale straordinariamente forte”, ha concluso.
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