Palermo, 25 giu. (Apcom) – Sono trascorse più di 25 ore ormai da
quando i giudici della Seconda sezione Penale della Corte
d’Appello di Palemo si sono ritirati in camera di consiglio per
decidere la sentenza del processo che vede imputato Marcello
Dell’Utri, con l’accusa di concorso esterno in associazione
mafiosa.
Ieri mattina, nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, accusa e difesa avevano concluso le proprie requisitorie con uno scambio di battute riguardo il compito cui la corte, presieduta dal giudice Claudio Dall’Acqua, è chiamata a compiere. Secondo il Pg Nino Gatto, che ha chiesto per Dell’Utri una condanna ad 11 anni di reclusione, “questa sarà una decisione storica, che consentirà di salire un gradino in più sulla scala che conduce alle verità che stanno dietro alcuni dei fatti più efferati che hanno insanguinato il nostro Paese negli ultimi trent’anni”.
Un’affermazione cui ha replicato l’avvocato Antonino Mormino, legale del senatore del Pdl, per il quale “ai giudici – ha detto – non è chiesto di scrivere la storia; quanto piuttosto applicare in modo imparziale e scevro da condizionamenti, la legge dello Stato”. Sebbene non sia possibile dire con certezza quando terminerà la camera di consiglio, dalla Cancelleria del carcere Pagliarelli fanno sapere che la sentenza potrebbe essere letta entro le prossime 48 ore. In primo grado Dell’Utri è stato condannato a 9 anni di reclusione.
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