Palermo, 12 giu. (Apcom) – Dopo ben 11 anni il processo `lumaca’ alla mafia di Gela, arriva, finalmente, al capolinea. Divenuto famoso in tutta Italia, a causa del mancato deposito, per otto anni, della motivazione della sentenza da parte dell’ex giudice, Edi Pinatto, da ieri sul procedimento `Grande Oriente’ è stata scritta la parola `fine’. La Corte di cassazione, rigettando tutti i ricorsi, ha infatti confermato tutte le sette condanne inflitte dalla Corte d’appello di Caltanissetta per complessivi 89 anni di reclusione.
Nel dettaglio sono state confermate le condanne a 24 anni ciascuno inflitte a Giuseppe Lombardo, al boss Giuseppe `Piddu’ Madonia, e Carmelo Barbieri, di recente divenuto collaboratore di giustizia. Definitive anche le condanne di Giovanna Santoro, a 10 anni e Maria Stella Madonia, 7 anni, rispettivamente moglie e sorella di `Piddu’ Madonia. Dieci anni dovrà scontare Emanuele Gaspare Famà, 7 anni dovranno scontare pure Giuseppe Alaimo e Salvatore Siciliano. Tutti gli imputati hanno atteso la sentenza in stato di libertà, se non detenuti per altro, perché scarcerati per questo procedimento già nel 2001 per il decorrere del termine massimo di custodia cautelare in seguito proprio al ritardato deposito della motivazione della sentenza di primo grado.
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