Mal di schiena, le cause sono emotive

Il dolore nevralgico può avere un esordio lento o verificarsi improvvisamente e può essere intermittente o costante

I doloretti di schiena sono i più fastidiosi: il collo incriccato, le spalle irrigidite, la fitta verso la parte bassa della spina dorsale. Una patologia che riguarda oltre quindici milioni di persone in Italia: il mal di schiena, termine generico che indica un sintomo nevralgico di svariate tipologie di affezioni, in questo paese è la prima causa di assenteismo dal lavoro e la seconda di invalidità permanente. Eppure solo la metà circa delle persone che ne soffrono si rivolge a un medico.

Il mal di schiena è diverso da una persona all’altra. Il dolore può avere un esordio lento o verificarsi improvvisamente. Il dolore può essere intermittente o costante. Nella maggior parte dei casi, il mal di schiena si risolve da solo nel giro di poche settimane. Le cause che stanno alla base di questo disturbo sono varie: possono dipendere da altre patologie in corso, oppure possono essere cause di tipo meccanico, o ancora cause di tipo posturale. Ma invece di incolpare le lunghe ore alla scrivania, il poco sport fatto negli anni o la postura errata, secondo l’esperta di terapia olistica Sophia Kupse, le cause dei dolori alla schiena sono più emotive che fisiche. Esperienze dolorose, legate anche all’infanzia, che resterebbero immagazzinate nella schiena. Che questa spiegazione possa far sollevare più di qualche sopracciglio, sia tra i pazienti sia tra i medici, è senz’ombra di dubbio. Ma l’autoproclamata Muscle Whisperer ha addirittura creato un programma, il Langellotti Tri-Therapy, amato da star come Liv Tyler, che unisce psicoterapia e massaggio. Di origini italiane, Sophia ritiene che la schiena sia una vera e propria mappa emotiva, con ogni muscolo che corrisponde ad una persona cara, un’epoca della vita o una emozione problematica. Il lato destro, udite udite, è tutto femminile: parenti donne, amiche, la paziente stessa se è donna. La sinistra è maschile. La parte alta riguarda la fase adulta della vita, quella bassa l’infanzia. I concetti di Yin e Yang, di pressoterapia e di trigger point sono comuni a molte altre discipline specifiche, dall’agopuntura alla riflessologia plantare. Ma il legame tra genitori, tristezze d’infanzia o d’adolescenza, amicizie faticose e punti dolorosi è una novità. Il trattamento? Semplici massaggi con pietre calde. E magari le amiche saranno un po’ pesanti e le premure genitoriali un mattone. Ma in mancanza di alcuna evidenza scientifica non pare molto per giustificare tanto clamore.