MALNATE Malnate dice no all’arsenico naturale dell’Arcisate-Stabio. È questa la netta presa di posizione dell’amministrazione rispetto alla possibilità che la ex cava Cattaneo possa diventare in futuro un luogo di stoccaggio per i terreni derivanti dagli scavi del cantiere ferroviario.
Un’ipotesi della quale si è fatto cenno solo pochi giorni fa dopo che la Regione ha preannunciato il riavvio dei lavori dopo il momentaneo stop del cantiere registrato qualche giorno prima. Si è parlato della cava Rainer di Arcisate e nonostante l’assenza dal tavolo del Comune di Malnate, anche la ex Cava Cattaneo è rientrata tra le possibili destinazioni dello stoccaggio del terreno con l’arsenico naturale. Il sindaco di Malnate Samuele Astuti (nella foto) ha inviato una lettera all’assessore
regionale Raffaele Cattaneo contenente una garbata quanto ferma opposizione. Un’ipotesi già morta sul nascere che rasserena numerosi cittadini che negli ultimi giorni avevano manifestato preoccupazioni rispetto alla possibilità che l’arsenico naturale dell’Arcisate-Stabio potesse confluire verso la ex Cava Cattaneo a due passi dalla Briantea. «Le priorità – esordisce il primo cittadino di Malnate – rispetto a ogni ipotesi sono la tutela e la salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente. Nelle prossime settimane – insiste il sindaco – avremo un incontro in Regione per raccogliere maggiori informazioni e iniziare un confronto col Pirellone».
Negli ultimi giorni il sindaco ha già relazionato anche gli esponenti dell’opposizione «in modo da aggiornare le forze politiche su come sta evolvendo la situazione attuale per un confronto». La ex Cava Cattaneo non ospiterà il materiale di scavo: «Sulla base delle informazioni disponibili – sottolinea – e gli studi effettuati l’area della ex Cava Cattaneo non è compatibile con i terreni derivanti dagli scavi dell’Arcisate-Stabio».
In effetti stiamo già parlando di un’area molto sensibile. Un punto strategico del territorio malnatese, diventato anche nel recente passato oggetto di grande discussione, polemica e confronto. Il suo futuro urbanistico, dopo un passato segnato dal pesante inquinamento e un presente contraddistinto dal suo riempimento, è una questione di cui l’amministrazione comunale si sta occupando. In passato si era addirittura parlato di alberghi, piscine e centri benessere. Ora invece con la nuova amministrazione prevale l’idea di dare vita a un’area verde attrezzata.
s.bartolini
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