MALNATE – La conclusione del ballottaggio a Malnate ha offerto uno spettacolo inatteso, e forse per alcuni versi prevedibile, di riflessioni post-elettorali. La Cassina, in un comunicato dai toni inequivocabilmente sarcastici, non ha perso occasione per togliersi qualche sasso dalle scarpe e mettere in luce le criticità della strategia politica del centro-destra locale.
La tanto proclamata “svolta” della coalizione si è rivelata un clamoroso flop, una sorta di svolta a U che ha portato alla sconfitta elettorale, nonostante il 51,78% di consensi ottenuti alle europee. “Mi complimento perché non era facile, ma per l’ennesima volta ci sono riusciti,” esordisce la Cassina, sottolineando il fallimento nel tradurre il successo europeo in vittoria locale.
L’accusa principale è rivolta alle segreterie provinciali, che – a suo dire – da anni candidano figure inadatte o sconosciute, a vantaggio di interessi di partito piuttosto che delle reali esigenze del territorio. La Cassina non nasconde la propria frustrazione per aver visto ignorati i suggerimenti e le proteste di chi conosceva bene il tessuto sociale e le dinamiche locali, in favore di candidati scelti per mantenere equilibri interni e legami di amicizia. “E anche questa volta è stato così,” dichiara amaramente.
Un altro punto dolente è il “No” espresso da Malnate Ideale alla Cassina, una decisione che ha avuto un peso significativo, portando alla scomparsa della storica rappresentanza della Lega in consiglio comunale. Una Lega che, fino a poco tempo fa, contava 5 consiglieri di opposizione su 6 e una sezione attiva e compatta. “Una sposa ricca che non si è presentata all’altare,” commenta la Cassina con amara ironia, evidenziando come anche Forza Italia non sia riuscita a riconquistare un posto in consiglio.
C’è un senso di sollievo personale per la Cassina nel non dover ricostruire una sezione distrutta da quelle che definisce “grandi manovre”. “Ci pensino loro a ricostruire ciò che hanno sfaldato,” afferma, criticando un centro-destra che descrive come allo sbando, indebolito da faide interne e da candidati inadeguati.
La Cassina non risparmia critiche ai tentativi di approcciarsi al suo elettorato attraverso messaggi sui social e privati, che ritiene siano stati carichi di falsità. Nonostante tutto, il suo movimento ha ottenuto quasi il 17% dei consensi, smentendo chi aveva previsto un risultato modesto.
Con una nota di soddisfazione, la Cassina conclude dicendo di essersi rialzata con determinazione dopo aver “sbattuto contro un muro”, pronta a continuare il proprio impegno politico in opposizione, per il bene di Malnate. “È un’estate piovosa, galleggiate voi che non affondate mai,” conclude con ironia, lasciando intendere che il futuro del centro-destra malnatese è tutt’altro che roseo.