Malnate e la piazza «Teniamola viva»

A Malnate si continua a parlare della questione del futuro di piazza delle Tessitrici, in particolare è sempre molto attuale l’argomento relativo all’eventuale trasferimento del mercatino della solidarietà

– Il degrado e i rifiuti sono gli altri temi molto caldi. Sulla vicenda ha puntualizzato la sua posizione il presidente della Consulta di Zona : «Da quattro anni il centro è stato abbandonato – sottolinea – Oltre alla mancanza di manutenzione, non ci sono più iniziative e alcune associazioni hanno riferito che ciò non dipende dalla loro disponibilità, sempre garantita, ma dal mancato finanziamento delle iniziative da parte dell’amministrazione. Si parla di decisioni politiche come quelle che hanno imposto la chiusura al bar Biblos che era gestito da giovani e attirava molti ragazzi anche da fuori Malnate».


«Con questo contesto iniziale, come presidente della consulta in accordo con gli altri componenti, si è deciso di intraprendere un dialogo con i residenti in modo da trasmettere poi all’amministrazione quanto ci veniva detto – continua Arnoldi – Alcuni partecipanti alle nostre riunioni hanno riferito che la piazza è diventata anche centro dello spaccio e del consumo di droga, in tarda notte c’erano ragazzi che vomitavano e urinavano nei portici, giocavano a calcio disturbando inevitabilmente il sonno».
Anche la Consulta intende fare la proprie parte: «Altri cittadini nelle stesse riunioni hanno lamentato della sporcizia causata dal mercatino della domenica e suggeriscono all’amministrazione di trasferirlo, altri si sono lamentati dei bambini che giocano e del rumore della fontana. Quest’ultime posizioni non sono le mie e politicamente non le condivido, anzi, ho sempre spinto per avere una città più viva e ora rimpiango che non ci siano più le iniziative che venivano organizzate con la precedente amministrazione: sfilate di moda, carnevale malnatese, piuttosto che le festività estive e il Natale con decorazioni e luminarie in tutta la piazza».
Il presidente è favorevole a una piazza più vivace e partecipata: «Le iniziative culturali e sociali, oltre che per i scopi solidaristici come per il mercatino, vanno difese».