MALNATE Per il Pdl spunta l’ipotesi di Sandro Damiani candidato sindaco. E’ l’ultimo clamoroso retroscena di una campagna elettorale che ancora deve ufficialmente decollare ma che ogni giorno regala rumors e indiscrezioni importanti. L’ultima è di poche ore fa e risale alla riunione che si è tenuta lunedì sera a Malnate con presenti tutti gli esponenti di spicco del Pdl (sia gli ex forzisti sia gli ex An). Si è discusso ovviamente di strategie e di possibili alleanze oltre che di possibili candidati alla poltrona di primo cittadino.
Il quadro seppur incompleto è già abbastanza chiaro. Partiamo col dire che una data da evidenziare con la penna rossa è quella del 14 dicembre quando in Parlamento si voterà la fiducia al Governo Berlusconi. In caso di patatrac e quindi di elezioni politiche anticipate, con un patto d’acciaio tra la Lega e il Pdl a livello nazionale, è impensabile che sul piano amministrativo ciò non accada anche a Malnate. La conseguenza più ovvia, dopo tutto quello che è successo, è che Damiani non sarà mai il candidato sindaco della coalizione Lega-Pdl. All’interno del Movimento esistono diversi punti di vista ma in molti vorrebbero che il matrimonio con il Carroccio diventi presto realtà. Dopotutto lo stesso Commissario della sezione leghista di Malnate, Alessandro Vedani, pur escludendo una coalizione con un Pdl infarcito di ex amministratori comunali, non avrebbe alcuna preclusione verso una compagine rinnovata che non sia espressione del passato più recente. Vedani incontrerà presto il co-coordinatore del Pdl, Innocenzo Antonicelli, per delineare una possibile alleanza ma i nodi da sciogliere restano. Innanzitutto perché all’interno del partito la corrente degli ex An sta spingendo per Damiani candidato sindaco, consapevoli però che in questo modo l’accordo con la Lega diventerebbe una chimera. Sarebbe una forzatura sulla quale, invece, l’anima forzista del Pdl vorrebbe temporeggiare tentando fino all’ultimo di confezionare l’alleanza con il Carroccio. In ogni modo all’incontro con la Lega il Pdl non si presenterà a mani vuote ma indicherà un paio di nomi sui quali al momento c’è il massimo riserbo. In caso di accordo con la Lega la rottura potrebbe, invece, avvenire all’interno dello stesso Pdl con Sandro Damiani e alcuni ex An che, non volendo sostenere un candidato espressione dell’alleanza con il partito di Bossi, potrebbero decidere di allontanarsi dando vita a una lista capeggiata dallo stesso ex sindaco. In caso di corsa solitaria il candidato sindaco del Pdl dovrebbe essere, invece, proprio Sandro Damiani. A questo punto non resta che attendere la metà di dicembre e i successivi sviluppi politici.
b.melazzini
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