MALNATE La vicenda è tanto intricata quanto fumosa. Sul tavolo ci sono la bellezza di sette milioni di dollari sotto forma di bond iracheni. Il tesoro sarebbe stato rubato anni fa nel Paese mediorientale per acquistare armi nel Bresciano per finalità terroristiche.
Adesso uno di quei titoli, del valore di 200 dollari, è finito davanti al tribunale di Varese. Sarebbe dovuto servire, insieme ad altri bond dello stesso genere e della stessa provenienza, per acquistare un’abitazione
a Malnate: 300 mila euro il costo dell’affare, di cui 120 mila da versare all’atto preliminare.
Alla sbarra ci sono due persone: un varesino e un’amica. Sono accusati di tentata truffa (reato che probabilmente cadrà in prescrizione, visto che i presunti reati risalgono al 2005) e di ricettazione. Per la pubblica accusa, avrebbero cercato di gabbare il proprietario dell’abitazione cercando di acquistarla con i famosi titoli iracheni rubati.
L’affare sfumò quando un bancario riconobbe il bond da 200 dollari come autentico, riconducendolo al maxi furto in Iraq per il quale sarebbe stato spiccato un mandato di cattura internazionale.
e.romano
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