Malnate, la politica tira la cinghia “Stipendi? Se governiamo bene”

MALNATE Stipendi commisurati al raggiungimento degli obiettivi: è questa la strada che l’amministrazione comunale intende percorrere in un’ottica di efficacia e di efficienza. Un percorso da completare nel medio-lungo termine sul quale il sindaco Samuele Astuti e la giunta stanno ragionando già da qualche tempo.
La conferma, che le scelte si stiano orientando in quella direzione, arriva dalle parole dell’assessore al Bilancio, Marco Viscardi: «Ci stiamo pensando – esordisce l’esponente di Giunta – è una soluzione che potrebbe diventare una realtà».

In sostanza non solo i funzionari del Comune ma anche gli amministratori politici potranno essere molto presto sottoposti a valutazioni in ordine a principi di efficienza ed efficacia. La riscossione dell’indennità dipenderà quindi dalle buche riparate, dai risultati finanziari raggiunti, dai bandi individuati e vinti e quant’altro. Raggiungere gli obiettivi significa quindi incassare gli stipendi.
A proposito di stipendi, l’amministrazione comunale è pronta a deliberare fin dal prossimo consiglio comunale il dimezzamento delle indennità. In settimana si terrà un Consiglio che ratificherà esclusivamente le dimissioni del consigliere del Pdl, Pino Di Rella, che lascerà l’assemblea per motivi personali. Il successivo Consiglio, invece, delibererà tra le altre questioni anche sulla riduzione dei compensi da parte degli amministratori.
Dal punto di vista delle disponibilità economiche il Comune di Malnate non se la passa benissimo. L’assessore al Bilancio, però, ha già preannunciato la volontà di alzare la soglia di esenzione per il pagamento dell’addizionale Irpef passando da 12.000 a 15.000 euro annui. «E’ un obiettivo inserito nel nostro programma – spiega Viscardi – e cercheremo di raggiungerlo. E’ un traguardo del quinquennio ma l’intenzione è di riuscirci prima».
L’addizionale Irpef, introdotta dall’amministrazione di centrodestra, resterà al suo posto ma molto presto anche i malnatesi con reddito annuo compreso tra i 12 e i 15.000 euro potrebbero essere esentati dal pagamento dell’addizionale. «Complessivamente – chiarisce Viscardi – la situazione del Bilancio non è affatto rosea. L’obiettivo è quello di renderlo sempre meno dipendente dagli oneri di urbanizzazione, puntando sempre di più sui finanziamenti attraverso i bandi. Devo ringraziare gli uffici per la disponibilità che ho incontrato. Al massimo gli oneri dovranno finanziare gli investimenti e non la spesa corrente. Qui nessuno è un mago e non abbiamo la bacchetta magica».

b.melazzini

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