Malnate, la protesta delle famiglie «San Salvatore, scuola da salvare»

Malnate – “La scuola è un bene, è un diritto di noi bambini, salviamola”. E’ lo slogan che i bimbi di San Salvatore hanno lasciato impresso su un grande cartellone affisso ieri mattina all’ingresso del parco di via Doria. Un messaggio d’amore verso le elementari Galbani di via Pellico a San Salvatore che rischiano di essere cancellate nel giro di pochi anni per mancanza di iscrizioni.

Tanto che per salvare la scuola si sta mobilitando un’intera frazione. Ieri mattina nel parco di San Salvatore i genitori, le famiglie, semplici cittadini si sono ritrovati per manifestare la propria preoccupazione. In ballo c’è il possibile annullamento della prima sezione. I fatti sono già noti da tempo: per l’anno scolastico 2012-2013 le adesioni ufficiali sono 12 quando servirebbe un minimo di 15 iscrizioni per garantire l’attivazione della Prima. In realtà sarebbe stato già individuato un altro ragazzino ma in questa folle corsa contro il tempo mancano almeno 2 nuove iscrizioni. La scadenza burocratica è già superata, a questo punto si spera di convincere l’Ufficio Scolastico Territoriale entro le prossime settimane quando potrebbero aprirsi nuovi margini. Intanto c’è da raggiungere la quota dei 15 iscritti, poi si vedrà.

Dopo la “calda” Consulta di Zona andata in scena venerdì sera gli abitanti sono tornati in piazza con qualche cartellone e con tanta voglia di sovvertire un pronostico che al momento non sembra essere rassicurante. La fiammella della speranza è ancora accesa: «Sarebbe giusto salvare la scuola – dicono due mamme, Daniela Viviani e Susanne Bamberger – è un piccolo gioiello che può tranquillamente fare concorrenza a strutture più grandi. I bambini sono seguiti benissimo anche perché

sono in pochi e c’è sicuramente un’attenzione maggiore da parte delle maestre che sono molto brave». Una scuola di eccellenza che in prospettiva rischia la chiusura: «Potrebbe chiudere anche in meno tempo – insistono altri genitori – perché chi magari ha degli altri bambini iscritti in seconda o in terza, potrebbe anche decidere, non essendoci la Prima, di iscriverli per una questione di comodità tutti da un’altra parte. E la scuola velocemente ridurrebbe di organico anche nelle classi superiori».

Nelle parole dei genitori prevalgono speranza e dispiacere; non c’è rabbia anche se qualche critica, indirizzata soprattutto alla direzione scolastica, per come è stata gestita la situazione, non è mancata: «Avrebbero dovuto dircelo prima – dicono le mamme – ci sarebbe stato tutto il tempo per muoverci e trovare nuove adesioni. Le difficoltà sono state manifestate solo quando mancavano pochi giorni alla scadenza. E’ stato un grave errore».

Pino Vaccaro

 

p.rossetti

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