Malnate, sfottò in strada contro il sindaco “caduto”

MALNATE Cartelli goliardici contro l’ex sindaco Sandro Damiani. Nella notte tra giovedì e venerdì, all’indomani della caduta della giunta e dell’annuncio del ritorno al voto, alcuni individui hanno affisso sui muri e sui pali di sostegno dell’illuminazione e dei semafori posizionati nelle vie centrali del paese numerosi messaggi di sfottò. Nel mirino è finito l’ormai ex primo cittadino. Tra via Marconi, la Briantea, via Matteotti, via Garibaldi, via De Mohr e via Libia sono spuntati diversi cartelli che vanno dal «Bilancio

famiglia Damiani, meno 3000 euro al mese», a «Damiani il Cola-sogno è finito», a «Damiani buon Cola-suonno» (dal consigliere Colasuonno, protagonista in questi giorni della caduta del consiglio, ndr) fino agli ironici «Damiani e la piscina ‘ndo sta?» e «Damiani avevo già comprato i pattini» con chiaro riferimento alle grandi opere pubbliche, piscina e palaghiaccio, che l’ex sindaco avrebbe voluto realizzare sul territorio di Malnate.
I cartelli hanno fatto infuriare Damiani il quale ha commentato duramente quanto accaduto: «Per queste persone – dice l’ex sindaco – non ci sono molti aggettivo da usare. Si possono tranquillamente definire dei deficienti, nel senso letterale del termine e cioè che mancano di conoscenza e intelligenza. Non sono neanche informati e scrivono cose senza alcun senso. Come al solito non hanno neanche il coraggio di firmarsi nascondendosi dietro a un cartello anonimo. Se hanno qualcosa da dire, lo facciano senza nascondersi. Sono abituato a metterci la faccia, io mi sono messo in gioco e qualcuno si diverte in questo modo».
Nel frattempo ieri è iniziata l’avventura di commissario di Annunziato Vardè, viceprefetto di Varese, che traghetterà la città in attesa del voto alle amministrative della prossima primavera.

b.melazzini

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