Grazie all’utilizzo di alcuni macchinari specifici che «si attaccano alla rete idrica, filtrano e purificano l’acqua», alla Casa del Caffè di Malnate, in via Mauro Conconi 1, e al Bar Al 9, in via Monte Grappa 18, è possibile riempire le proprie borracce con acqua frizzante, naturale, fresca o a temperatura ambiente, al simbolico costo di 50 centesimi; se si prende anche un caffè o si pranza, invece l’acqua è omaggio. Capita, però, che chi entra nel bar non abbia un borraccia, allora può acquistarla per 3 euro.
Lo spiega Talia Miceli, Responsabile Marketing e Design della Torrefazione Felmoka Caffè, azienda a cui i due bar sono legati. «Abbiamo deciso di ridurre drasticamente l’utilizzo della plastica, abbiamo cercato soluzioni più ecosostenibili. L’anno scorso, per esempio, abbiamo cambiato il sistema di stoccaggio del caffè dalle bobine in plastica termoretraibile al cartone riutilizzabile con scotch di carta, quando torna in azienda lo usiamo per le spedizioni, allunghiamo la vita al prodotto e all’involucro. Anche il packaging dei pacchi di caffè è in materiale smaltibile e, dal 2019, le nostre capsule sono compostabili».
«Quello che vogliamo fare – conclude poi la Responsabile Marketing – è un importante lavoro di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori a livello locale, consapevoli dei limiti e delle difficoltà nel far capire alla gente che, è vero, c’è il costo della borraccia, ma se utilizzarla diventa un’abitudine si spende meno, oltre al gesto a favore della sostenibilità. Lo stesso vale per il caffè: è possibile venire in Torrefazione con la propria latta e noi la riempiamo».
Insomma, le opportunità per condurre una vita più sostenibile e aiutare l’ambiente ci sono. Ora spetta a noi coglierle.