MALNATE Hanno tagliato con un flessibile la catena di ferro del cancello da cui si accede alla ex Siome. È accaduto per ben due volte nel giro di pochi giorni. Così l’importante area dismessa della Folla, da tempo al centro di discussioni e polemiche, torna a far parlare di sé.
Questa volta non per riqualificazione o bonifiche ma per l’allarme sicurezza di un comparto particolarmente sensibile dato che, da anni, sono depositati sul pratone svariati quintali di rifiuti scaricati da ignoti e ancora non rimossi.
Fatto sta che nell’ultima settimana si è verificato un doppio e ravvicinato blitz. Tanto che ieri mattina per verificare l’accaduto, il personale del Comune di Malnate ha eseguito un minuzioso sopralluogo insieme ai carabinieri. Del catenaccio spezzato neppure l’ombra: sarebbero state rilevate, invece, solo le impronte di alcuni ragazzini.
Perché qualcuno dovrebbe entrare in quest’area spezzando la catena con un flessibile? Al momento è molto difficile poter dare una risposta certa. Le indagini sono scattate e sono tuttora in corso e le ipotesi che si possono avanzare in questo momento possono essere le più svariate.
L’opzione più probabile è che qualche writer, armato di bomboletta, abbia forzato il cancello semplicemente per verniciare le pareti dei vecchi ruderi ormai abbandonati. Un’incursione fulminea di notte per dare colore alla ex Siome.
Potrebbe anche essersi trattato di una ricognizione per verificare se, nell’area dismessa, esistano le condizioni per organizzare un rave party. È accaduto pochi anni fa al Ponte di Vedano, potrebbe capitare anche alla ex Siome.
L’altra opzione è che persone senza dimora, com’era già capitato tante altre volte in passato, siano penetrate per trovare un tetto sicuro (si fa per dire) sotto cui trascorrere la notte. In ultima analisi, anche se per il momento si tratta di un’ipotesi altamente improbabile, potrebbe trattarsi di qualcuno che ha voluto verificare la possibilità di scaricare nuovi rifiuti.
Ipotesi remota dato che il cancello sarebbe troppo stretto per far passare quantità consistenti di rifiuti. Fatto sta che la sicurezza dell’area è tornata a essere una questione di grande priorità. Gli ultimi fatti hanno confermato ancora una volta quanto sia facile accedere al prato sul quale tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del nuovo millennio qualcuno ha scaricato una montagna di rifiuti riuscendo sempre a passare inosserato.
Numerosi i camion entrati negli anni alla ex Siome per devastarla con immondizia di ogni genere. Rifiuti non pericolosi, stando alle analisi effettuate a suo tempo dalle autorità sanitarie, ma comunque inquinanti e lesive per il territorio.
Pino Vaccaro
s.bartolini
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