MALNATE Ennesimo clamoroso ribaltone a Malnate: l’assessore al Bilancio Marco Viscardi ha rassegnato ieri mattina le dimissioni, a questo punto definitive. Il testimone verrà raccolto ad interim dal sindaco Samuele Astuti.
Si tratta di un inatteso colpo di teatro nel caldissimo maggio della politica malnatese. Sì, perché domenica sera sembrava tutto appianato, con il sindaco e l’assessore che si erano giurati amore. Poi, però, la notte ha evidentemente portato consiglio a Viscardi, che ieri mattina ha riconsegnato le deleghe, facendo scoppiare un altro terremoto in giunta.
Si è trattato, forse, dell’ultimo colpo di scena, il più inatteso. Alla fine, dopo tanta confusione, ha prevalso la volontà di Viscardi di difendere il principio della progressività dei redditi per l’applicazione dell’Irpef. Un principio che fa a pugni con l’intenzione dell’amministrazione di puntare invece sull’aliquota unica (0,3%, con esenzione per la fascia dei redditi fino a 12mila euro annui). Ne è venuto fuori un pastrocchio di cui Malnate avrebbe fatto volentieri a meno.
«La progressività – dice Viscardi – è per me un punto irrinunciabile, sul quale pensavo e speravo di trovare supporto in maggioranza. Così non è stato: di fronte a questo non mi resta che rimettere nella mani del sindaco le deleghe. Si tratta di un gesto di coerenza dovuto, che spero faccia riflettere sindaco e consiglieri. Continuerò a sostenere con forza la maggioranza dall’esterno su tutti i temi del programma: ma mi è impossibile portare avanti nelle sedi opportune una manovra nella quale non credo».
Logorato dalle pressioni, mandato in tilt dai febbrili contatti delle ultime ore, Viscardi infine si è comportato coerentemente con quanto professato fino a sabato. Poi però è arrivato l’inspiegabile cortocircuito domenicale, tutto da chiarire. Sembrava, infatti, fosse stato convinto definitivamente dal sindaco a recedere da ogni proposito bellicoso.
Del Bilancio si occuperà il sindaco Astuti. I tempi stringono e i cittadini hanno bisogno di certezze: «Vogliono un’amministrazione seria e pragmatica – chiarisce Astuti – che metta al primo posto gli interessi della comunità. Tutta la maggioranza si è spesa per trovare una soluzione, che era stata accettata dall’assessore. Non capisco perché ha cambiato idea in una notte. Accetto le dimissioni perché dobbiamo agire con tempestività».
Pino Vaccaro
s.affolti
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