È caduto a terra ed è morto, stroncato da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. Si è spento così in località Rebbio, a Como, all’età di 78 anni, , figura molto popolare a Tradate, in particolare nella zona della Pineta, dove viveva da anni con la moglie .
Famiglia originaria del Piemonte, dopo aver vissuto a Como, ormai aveva trovato la sua dimensione a Tradate. Da pochi giorni, peraltro, aveva festeggiato i 50 anni di matrimonio, segnando un record familiare pazzesco: nello stesso anno (1965), infatti, si erano sposati anche i due cognati (il fratello e la sorella della moglie Rina), tanto che il giorno del 50° le tre coppie hanno festeggiato all’unisono.
Un giorno di grande gioia che si è eclissato dopo i fatti di giovedì pomeriggio. Bosco, insieme alla moglie, si trovava a Rebbio quando a un certo punto è crollato al suolo.
Hanno tentato di rianimarlo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Per un’incredibile coincidenza, ha perso la vita lo stesso giorno (29 ottobre) in cui morì, una quarantina di anni fa, il fratello maggiore, .
Se n’è andata una figura molto popolare e di grande umanità.
Italo Bosco è stato per una trentina di anni dipendente di Ferrovie Nord: prima ha svolto la mansione di autista dei pullman di linea, poi è diventato bigliettaio sui treni. La sua grande passione, però, è stata quella di guidare i pullman: la raccontava sempre con orgoglio, gli brillavano gli occhi quando gli capitava di ricordare i momenti in cui girava con il bus, trasportando i pendolari.
Dopo tanto tempo, anche grazie alla sua innata simpatia, era diventato un volto conosciuto e molto familiare tra le persone che salivano a bordo del bus, prima, e dei treni dopo. Amava profondamente il suo mestiere.
Da tempo, ormai, era in pensione, e l’amore per il bus aveva lasciato il posto a un sentimento ancora più profondo: quello verso le tre nipotine, di cui andava fiero.
Lo ripeteva anche alle persone con le quali aveva meno confidenza. Aveva con loro un rapporto molto solido, di grande complicità, disponibilità e affetto. Bosco era una persona molto semplice, alla mano, diretta e molto schietta.
Quando lo incrociavi per strada ti ricordava bonariamente, ridacchiandosela sotto i baffi, che era importante lavorare per pagare la sua pensione. Era anche un grande amante dei cani (ne aveva avuti diversi nel corso degli anni), ma soprattutto era innamorato della sua famiglia.
I funerali si terranno oggi pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Tradate.