MALPENSA Basta mettere l’aeroporto all’angolo, si dia un segnale sul fronte Singapore Airlines.
«Si lasci libera Malpensa», dice a mo’ di slogan Dario Grilanda, segretario generale della Fit Cisl di Varese. Dietro lo slogan, una sostanziale verità diretta alla politica del Paese e alla ex compagnia di bandiera. La Singapore Airlines ha chiesto da tempo i diritti di quinta libertà per proseguire il volo Singapore – Malpensa verso New York. Sembrava cosa possibile. Invece il governo italiano ha sempre negato l’autorizzazione. Alitalia non appare, resta dietro le quinte, ma di certo non gradirebbe un concorrente in più,
oltre alle compagnie aeree americane che volano già nella Grande Mela da Malpensa. Allora Dario Grilanda propone e provoca, deciso a far rimbalzare la voce ben oltre la provincia di Varese. «Anziché negare alla migliore e più prestigiosa compagnia aerea del mondo (in termini di qualità) la possibilità di creare ricchezza a Malpensa, perché non provare a proporre alternative?» La rotta Malpensa – New York è già servita da tre vettori (American Airlines, Delta, Continental) e quattro volte alla settimana da Alitalia, «ma è anche vero che sono molte le destinazioni negli States e in Canada, solo per citare il nord America, che potrebbero essere servite senza “disturbare” alcun vettore», rimarca il sindacalista varesino.
Gli esempi non mancano: Chicago, Washington, Boston, Los Angeles, Toronto, Montreal.
Intanto da ieri sono in 20 i lavoratori di Globe Ground al lavoro. Non senza polemica da parte dei Cub.
OGGI UNA PAGINA DEDICATA A MALPENSA E ANCHE AL CASO GLOBE GROUND
m.lualdi
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