Malpensa, controlli della Finanza Sequestrati 25 chili di cocaina

Malpensa – Capodanno in carcere per quattro trafficanti sudamericani diretti a Malpensa con il loro carico “prezioso” di cocaina. Pensavano di poter approfittare delle festività e passare indenni i controlli antidroga ma i finanzieri in servizio nello scalo varesino hanno messo a segno un grosso sequestro di cocaina.

L’analisi di dati relativi al flusso di passeggeri e merci in transito presso l’Aeroporto di Malpensa, eseguiti dalla Guardia di Finanza, ha suggerito un incremento dei controlli.

Questa attività ha consentito di intercettare due spedizioni doganali provenienti dal Sud America con all’interno, complessivamente, un chilo di cocaina.

Singolare la modalità per nascondere la droga. Nel primo caso sono stati rinvenuti fogli di carta intrisi di cocaina; nel secondo caso invece, la cocaina, in forma liquida, era contenuta nei thermos.

Fermati anche tre cittadini sudamericani, in arrivo dal Brasile e Santo Domingo, i quali, con modalità diverse, trasportavano 24 chili lordi di cocaina.

Il primo, brasiliano di 30 anni, partito da Fortaleza, aveva nascosto in ingegnosi doppifondi, ricavati nei bagagli, la cocaina che sarebbe servita per rifornire il mercato italiano. Il passeggero dominicano, invece, un quarantenne residente in Italia da cinque anni, aveva nascosto lo stupefacente nelle aste telescopiche dei due trolley al seguito.

La paura di essere fermata, ha costretto, invece, la ventenne paraguaiana ad occultare la droga nelle proprie cavità naturali. Vistasi bloccata dai finanzieri è subito crollata confermando il possesso di cocaina. Attualmente è detenuta presso il presidio ospedaliero – Area S1 – dell’aeroporto di Malpensa in attesa di espellere la parte restante degli “ovuli” ingeriti.

Stessa sorte per il ventenne paraguaiano fermato durante le festività natalizie in arrivo da Asuncion (Paraguay) via San Paolo (Brasile) e diretto a Barcellona (Spagna). In pancia nascondeva 80 ovuli di cocaina per un peso di un chilo.

I finanzieri, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane, hanno, quindi proceduto al sequestro della sostanza stupefacente e trasferito, in stato di arresto, i tre responsabili nella casa circondariale di Busto Arsizio.

Sono in corso ulteriori indagini per individuare complici e destinatari della droga in sequestro.

p.rossetti

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