Ogni giorno, il Terminal 1 di Malpensa vede affluire centinaia di passeggeri carichi di valigie, trolley e zaini, che si riversano sulle banchine delle Partenze. È uno scenario caotico ma ordinario, con auto di parenti, minivan di parcheggi privati, autobus turistici e di linea che scaricano i viaggiatori in fretta, ognuno diretto verso il proprio volo. Tuttavia, questo vivace traffico di persone rappresenta un’opportunità per un gruppo altrettanto noto quanto discusso: i facchini abusivi.
Da anni, questi individui si aggirano per lo scalo intercontinentale, offrendo ai passeggeri il trasporto dei bagagli in cambio di pochi euro. Sono per lo più giovani uomini stranieri che, approfittando del grande afflusso di viaggiatori, afferrano i carrelli messi a disposizione dal gestore aeroportuale Sea e si avvicinano ai passeggeri, proponendo i loro servizi. Nonostante le numerose segnalazioni e i tentativi di arginare il fenomeno, la presenza dei facchini abusivi rimane una costante, soprattutto nei periodi di picco come quello estivo.
Il viavai del primo settembre
Il primo settembre, una domenica mattina come tante ma caratterizzata da un’intensa attività aeroportuale, il fenomeno era particolarmente evidente. Con il picco dei decolli previsto nelle ore successive, i marciapiedi delle Partenze erano gremiti di viaggiatori e, tra loro, si muovevano i facchini abusivi, facendo la spola tra l’esterno dello scalo e le sale interne dove si effettuano le prime operazioni per l’imbarco.
Un’addetta aeroportuale, che conosce bene la situazione, ha osservato che non è cambiato nulla e che i facchini abusivi continuano a essere una presenza consolidata. Nel tempo, questi ultimi hanno affinato le proprie tecniche e strategie, puntando soprattutto sugli stranieri che, spesso ignari della situazione, accettano i loro servizi.
Chi sono i clienti ideali
I facchini abusivi non lasciano nulla al caso: la loro clientela preferita è costituita da viaggiatori stranieri, molti dei quali non conoscono l’aeroporto né le dinamiche che vi si sviluppano. Ignari di incappare in operatori non autorizzati, questi passeggeri accettano di buon grado l’offerta di trasporto dei bagagli, non sapendo che il servizio è ufficialmente disponibile solo previa prenotazione. In alternativa, per chi desidera trasportare le proprie valigie da solo, i carrelli sono accessibili a un costo di 2 euro.
Mentre nella zona degli Arrivi il fenomeno è meno presente, grazie al fatto che l’area del ritiro bagagli è accessibile solo a chi è appena sbarcato, all’esterno, lungo le pensiline dove si concentrano auto e bus, la situazione è ben diversa. Qui, la presenza di facchini abusivi è accompagnata anche da un altro problema che affligge Malpensa: i taxi non autorizzati.
Il problema dei taxi abusivi
Oltre ai facchini abusivi, Malpensa deve fare i conti con un fenomeno altrettanto preoccupante: quello dei taxi abusivi. Nel luglio 2023, l’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, aveva lanciato un progetto per combattere questa pratica, finanziando una campagna di sensibilizzazione rivolta ai viaggiatori. Video e messaggi sui totem sparsi nello scalo avvisavano i passeggeri di utilizzare solo i taxi regolari, cercando di scoraggiare l’uso di servizi non autorizzati.
Nonostante questa iniziativa, i taxi abusivi continuano a operare, confermando la difficoltà di eliminare del tutto queste pratiche illecite in un aeroporto grande e trafficato come Malpensa. I viaggiatori, spesso frettolosi e carichi di bagagli, restano un bersaglio facile per chi cerca di approfittare della situazione.
Un problema che resiste
Le autorità aeroportuali e le forze dell’ordine hanno cercato più volte di arginare il fenomeno dei facchini e dei taxi abusivi, ma senza risultati concreti. Questi problemi, ormai radicati, sembrano destinati a persistere, rappresentando una sfida costante per la gestione dello scalo. Con l’aumento del traffico aereo e il costante flusso di passeggeri, la lotta contro queste pratiche illecite appare ancora lontana dall’essere vinta.
Nel frattempo, i viaggiatori sono invitati a fare attenzione e a informarsi adeguatamente sui servizi ufficiali disponibili a Malpensa, per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese o di contribuire, inconsapevolmente, al perpetuarsi di queste attività abusive.