Malpensa, lettera aperta dei lavoratori Klm

MALPENSA L’odissea di Malpensa passa anche dai lavoratori di Klm. Che hanno scritto una lettera aperta prima della  notizia dei tagli (24) che ha portato al presidio di ieri. E la battaglia continua

Siamo gli impiegati di Klm all’aeroporto di Malpensa e in questo momento di economia tormentata, è per noi più difficile che mai riuscire a gestire lo stress. In un’epoca di profondo e accelerato sconvolgimento di tutti gli equilibri conosciuti, il cambiamento è l’unica via per rimanere competitivi.

Il cambiamento è un processo umano: dobbiamo costantemente reinventarci per sopravvivere alla crisi. Dare priorità ad una buona comunicazione è vitale, alla base di qualsiasi cambiamento di successo ci sono  il dialogo e una relazione corretta tra lavoratore e datore di lavoro.

La decisione di trasferire i voli Klm da Malpensa a Linate venne confermata il 22 novembre 2011 e questo ha aggiunto preoccupazione allo stress, preoccupazione perché il futuro si faceva sempre più incerto: quali scelte prenderà Klm in merito alla nostra posizione lavorativa? Verremo trasferiti insieme con i voli?

Da quel giorno, ad eccezione di un meeting avvenuto tra la dirigenza e l’unione sindacale il 2 dicembre 2011, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione… e il livello di stress è salito mentre il morale si è abbassato. Tristezza, sconfitta, rabbia, allarme, confusione, incertezza sono i sentimenti che si sono diffusi e moltiplicati tra noi, non sapendo se nel prossimo futiro avremmo avuto ancora un lavoro a Malpensa.

Dopo 20 anni di servizio un silenzio così prolungato e crudele non ce l’aspettavamo, delusione e amarezza annebbiano la speranza.

Siamo impiegati che svolgono con passione il proprio lavoro, persone che amano lavorare per il gruppo Klm-AirFrance.

In che modo la trasformazione del gruppo inciderà sulle nostre vite? Quale ruolo svolgerà ognuno di noi nel processo di cambiamento? Abbiamo bisogno di essere informati e coinvolti, perché il lavoro è parte fondante delle nostre esistenze. 

La comunicazione è l’elemento più importante per prevenire lo stress, confidiamo quindi nel consueto impegno al dialogo, al rispetto e all’equità con cui per anni il Gruppo si è relazionato con noi.

Concordiamo sulla necessità di dare priorità alla ripresa e al miglioramento delle performances del gruppo.

Siamo dei bravi giocatori di gioco di squadra e stiamo cercando di rimanere positivi, perché abbiamo a cuore gli interessi della nostra compagnia, ma abbiamo davvero bisogno di sapere cosa stia succedendo e quali sono i piani per il nostro futuro.

Riteniamo essenziale lavorare insieme per vincere la scommessa di questo momento storico e per fare ciò è necessaria ed importante  una comunicazione sincera ed onesta. Solo in questo modo potremo costruire insieme il nostro futuro.

 

m.lualdi

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