– Un fiume di droga dalla Spagna all’Italia, con l’aeroporto di Malpensa e il Varesotto come luogo di transito di centinaia di spedizioni postali contenenti marijuana, hashish e anche anfetamine, eroina e cocaina. Sostanze nascoste nei posti più impensati, all’interno di chitarre elettriche, libri, radio d’epoca o personal computer ancora collegabili alla rete elettrica. Il fenomeno è emerso da una serie di controlli effettuati dalla Guardia di finanza di Malpensa sulle spedizioni postali in transito nell’area cargo dell’aeroporto, che hanno portato al sequestro complessivo di 37 chilogrammi di droga e all’arresto di 18 persone, i presunti destinatari delle sostanze. Altre dieci persone sono state invece denunciate a piede libero.
Gli arrestati, che non facevano parte della stessa organizzazione ma utilizzavano lo stesso sistema per ricevere la droga, sono stati individuati attraverso una serie di “consegne controllate” in diverse zone d’Italia. Le Fiamme gialle, una volta individuata la droga, hanno seguito il percorso delle spedizioni fino ai destinatari, in molti casi persone insospettabili.
Grazie alle indagini proseguite per diversi mesi e coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, la Guardia di finanza è riuscita a intercettare in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia
delle dogane circa cento spedizioni a Malpensa, dal valore di migliaia di euro. In particolare sono stati sequestrati 28 chilogrammi di marijuana , 6 kg di hashish e 3 kg di cannabinoidi sintetici prodotti in laboratorio. Sequestrate, in quantità inferiori, anche anfetamine, eroina, cocaina e medicinali importati illegalmente. Tutte sostanze provenienti dalla Spagna, acquistate anche attraverso siti internet e poi inviate in Italia dai trafficanti attraverso normali spedizioni postali. Ad esempio tre studenti milanesi, che si trovavano in Spagna per una vacanza, si erano spediti un campionario di svariate tipologie di hashish e marijuana. Le Fiamme gialle li hanno sorpresi al loro rientro in Italia e li hanno denunciati. Uno di loro all’interno della cameretta aveva costruito anche una piccola serra per la coltivazione indoor di marijuana. Sono stati sequestrati, inoltre, nel corso delle operazioni, 2.900 semi di canapa indiana, destinati a coltivazioni artigianali di marijuana. Per evitare i controlli la droga, quindi, veniva spesso nascosta all’interno di vari oggetti e di confezioni di generi alimentari, come pacchi di caffè. Sistemi che però non hanno ingannato il fiuto dei cani antidroga, che si sono rivelati determinanti per individuare i pacchi ’sospetti’ e separarli dalle centinaia di spedizioni che ogni giorno arrivano all’area cargo di Malpensa per poi essere smistate in tutta Italia. Il fenomeno delle spedizioni di droga si aggiunge a quello monitorato da tempo dei “corrieri”, viaggiatori che portano in Italia sostanze stupefacenti nascoste nei bagagli o oppure ingerite sotto forma di ovuli.