Malpensa, l’ipotesi diventa realta’Entro il 2015 atterra la terza pista

Malpensa Il presidente di Sea Giuseppe Bonomi incassa il risultato che attendeva: la “sua” Malpensa si potrà ampliare, ha ora a disposizione tutti gli ettari di terreno che servono per realizzare la terza pista, allargare Cargo City e realizzare anche un nuovo polo logistico.

Ben 355 ettari (334 sul territorio di Lonate Pozzolo e 21 su quello di Somma Lombardo in zona “Cascina Malpensa” per l’ampliamento di un hangar già esistente) trasferiti dal Ramo Difesa al Ramo Trasporti/Aviazione Civile, andranno ad integrare la convenzione tra ENAC e Sea e ad aumentare di un terzo il sedime aeroportuale, attualmente di 1233 ettari. Lanciando lo scalo della Brughiera verso il futuro. Ieri a Milano l’annuncio da parte del ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Con un ettaro anche per Linate. «Erano 7 anni che ci provavano – commenta a caldo il ministro – noi siamo riusciti a far approvare un meccanismo in Finanziaria con cui il ministero della Difesa ha potuto avere margini di manovra propri e in pochi mesi abbiamo concluso con Sea un accordo storico che permetterà a Malpensa di essere un aeroporto europeo di primo livello grazie alla terza pista».
A Sea non saranno chiesti soldi per il valore dei terreni acquisiti, quantificato in 26 milioni di euro, ma la realizzazione di opere per la Difesa, cioè la costruzione di palazzine e appartamenti per i militari dell’aeronautica e dell’esercito da qui al 2015. «In tutto circa 150 alloggi – spiega lo stesso ministro – di cui 45 per i militari dell’aeronautica e le loro famiglie, la maggior parte dei quali saranno a Gallarate (il resto in provincia di Brescia), mentre gli altri andranno all’esercito e saranno sparsi un po’ in tutta la Lombardia. In questo modo Sea, potrà sopportare nel tempo il costo di questa operazione». Soddisfatto il presidente Bonomi: «L’accordo per l’allargamento di un terzo del sedime di Malpensa è un passaggio fondamentale per lo sviluppo dell’aeroporto. Nei prossimi anni ci sarà una congestione del traffico aereo e noi abbiamo bisogno della terza pista. Questo incremento sarebbe il sogno di molti medi e grandi aeroporti d’Europa, almeno 60 di loro soffriranno limiti di capacità alla fine del prossimo decennio».

Nonostante gli effetti della crisi economica internazionale sul settore aereo, «per la chiusura del 2009 ci aspettiamo un risultato positivo», sostiene il numero uno di Sea, «abbiamo in corso trattative con vettori che già operano a Malpensa per un aumento dei loro voli». Con l’ampliamento del sedime «si dà una forte speranza a questo scalo», chiosa La Russa, «l’accordo raggiunto incrementa le buone prospettive per Sea e sarà un grande vantaggio anche per i cittadini della zona perché la terza pista sarà più a sud delle attuali e produrrà un minor impatto acustico». Il 2015 è dunque già qui: la terza pista non è più solo un’ipotesi.
E mentre i candidati sindaco di Lonate apprendono con sorpresa la notizia preferendo rimandare ogni considerazione a dopo le elezioni, il primo cittadino di Somma Lombardo Guido Colombo lancia un appello: «Preservate Cascina Malpensa, è il simbolo che diede il nome all’aeroporto».  

f.artina

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