MALPENSA Un futuro è possibile, nel segno delle merci.
«Non certo un traffico di serie B», precisa subito Renato Redondi, professore associato all’Università degli Studi di Brescia, facoltà di Ingegneria e coordinatore accademico di Iccsai, il centro studi internazionale per il trasporto aereo.
«Il cargo è un settore che dà lavoro a molte più persone in maniera diretta. Credo sia una sfida importante. Nel medio periodo vedo questa preziosa possibilità di sviluppo per Malpensa che è già il primo aeroporto merci d’Italia ma è ancora un nano rispetto all’Europa, se si pensa anche solo a Francoforte quattro volte più grande».
Non ci sarà un ritorno da hub: su 37 casi di dehubbing nel mondo «non c’è mai stato un rehubbing da parte di un’altra compagnia». La riflessione del professor Redondi su Malpensa, parte da una considerazione imprescindibile che è poi «il problema di fondo, il peccato originale di Malpensa: cioè il rapporto con Linate».
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m.lualdi
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