Genova, 10 nov. (TMNews) – Erano soltanto poche decine i genovesi che, questo pomeriggio all’esterno di Palazzo Tursi, hanno contestato il sindaco del capoluogo ligure, Marta Vincenzi, in concomitanza con la prima seduta del consiglio comunale dopo l’alluvione di venerdì scorso. Alla protesta, organizzata attraverso Facebook, il più famoso social network, hanno preso parte singoli cittadini e alcuni esponenti locali della Lega Nord.
I manifestanti, che esponevano adesivi e cartelli con la scritta “Tu non sei il mio sindaco” e l’immagine del primo cittadino, hanno chiesto a gran voce le dimissioni della Vincenzi e della giunta, in particolare per il modo in cui è stata affrontata l’emergenza maltempo. “L’alluvione è stata gestita malissimo, i cittadini – ha sottolineato uno dei manifestanti – non sono stati informati correttamente di cosa significasse l’allerta 2 diramata dalla Protezione Civile. Il sindaco – ha aggiunto – ha sottovalutato la situazione: la decisione di non chiudere le scuole poteva portare ad un numero di morti ancora maggiore, sono stati 6 ma potevano essere 60. Adesso, per il bene di questa città – ha concluso – se ne deve andare”. In vista della annunciata protesta, che si è svolta pacificamente, poliziotti e carabinieri hanno presidiato per tutto il pomeriggio gli ingressi della sede dell’amministrazione comunale.
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