Maltempo/ Washington sotto la neve, è la “tempesta perfetta”


Washington, 6 feb. (Apcom)
– La Casa Bianca completamente innevata. Uffici, scuole e negozi chiusi o deserti. Un’intera città, Washington, rischia la paralisi per una nevicata definita “eccezionale” e “molto pericolosa” dalle autorità locali: la “tempesta perfetta”, molto simile a quella record del 1922 che ricoprì la capitale degli Stati Uniti con 71 centimetri di neve. I residenti, che fino a ieri hanno preso d’assalto i supermercati per fare incetta di riserve alimentari, sono stati invitati a non uscire di casa se non strettamente necessario. Si teme per la vita di senza tetto e non solo: secondo quanto riferito dalla polizia, almeno due persone sono morte in Virginia.

Il Servizio Meteorologico Nazionale ha pubblicato ieri un bollettino di allerta “bufera di neve eccezionale” per almeno 24 ore a partire dalle 22 di venerdì, ora locale, le 3 della scorsa notte in Italia. La tempesta “colpirà la maggior parte della regione fino a sabato sera”, hanno fatto sapere le autorità locali, predicendo tra i 60 e i 70 centimetri di neve.

L’allerta riguarda numerosi Stati, dal New Jersey alla Carolina del Nord, fino all’Indiana e verso ovest, e poi anche moltissime aree della Virginia, del Maryland e del Delaware. Già ieri, circa 200 voli in partenza e in arrivo all’aeroporto internazionale Dulles sono stati annullati: lo stesso provvedimento è stato preso oggi per tutti i voli previsti al Reagan National Airport.

Molti i commenti sulla bufera di neve lasciati su internet dai cittadini americani: si parla di “tempesta perfetta”, “snowmageddon” e “snowpocalypse”. Una situazione che ha avuto un impatto devastante anche sui trasporti pubblici: almeno per tutta la giornata odierna a Washington non circoleranno gli autobus, mentre i treni della metropolitana saranno attivi solo sotto terra. Notevoli i disagi anche per l’interruzione della corrente elettrica: molte case sono rimaste al buio per i guasti provocati agli impianti di erogazione e di illuminazione.

Coa

© riproduzione riservata