Mamma e figlio morti in A4 Un torneo per ricordare Giosuè

Il quartiere del Redentore prega per Giosuè Boncordo e Antonella D’Amone. E spera per i loro familiari, che sono ancora in ospedale.

Un’ondata di commozione al rosario in Veroncora. Ancora nessuna notizia invece sulle date dei funerali di mamma e figlio, morti nel terribile schianto di lunedì pomeriggio sulla A4. Nel pomeriggio di Ferragosto si sono ritrovati in diverse decine alla chiesetta di campagna della Madonna in Veroncora, alla quale i fedeli del quartiere Redentore sono molto legati, per il tradizionale rosario per l’Assunta, che si tiene tutti gli anni.

«Stavolta l’abbiamo dedicato a Giosuè e Antonella, perché il loro lutto lascia sgomenta la nostra comunità» spiega il parroco don Ivano Spazzini. «Frequentavano la parrocchia e l’oratorio, erano persone a cui tutti volevano bene». La commozione è stata tanta, in attesa che si possano fissare i momenti solenni delle commemorazioni funebri, su cui ancora per il momento non si sa nulla, visto che i familiari di Giosuè e Antonella sono ancora ricoverati in ospedale, per recuperare dal terribile schianto. Le condizioni di tutti appaiono stabili, con lo zio paterno di Giosuè, , ancora grave, mentre di papà Pino e del fratello Peppe, che era alla guida della Fiat Bravo dello zio quando si è verificato l’incidente, preoccupano soprattutto le reazioni allo choc di una famiglia dilaniata.

In questi giorni il parroco don Ivano è rimasto in contatto soprattutto con
, l’ultimo fratello di Antonella, per sapere come comportarsi in vista delle esequie: si vorrebbe aspettare che sia in condizioni di poter decidere. «Continuiamo a stringerci alla famiglia nella preghiera e aspettiamo indicazioni» dice don . Intanto la GS Castanese, la squadra di calcio in cui militava Giosuè sta pensando a dedicare un torneo di calcio giovanile alla memoria del «piccolo campione» che li ha lasciati anzitempo. Per ora però per i dirigenti «non ci sono parole, solo dolore».

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