BUSTO ARSIZIO – Chi non ricorda il celebre “rigatino” che il Conte Mascetti (Ugo Tognazzi) organizzava per mangiare, bere e soggiornare a sbafo nei migliori ristoranti e hotel nella trilogia cult “Amici Miei”?
Lo stratagemma dello squattrinato nobile decaduto reso celebre da Monicelli deve aver ispirato anche una famiglia di Busto Garolfo (MI), il cui vizietto di mangiare e scappare ha scatenato l’interesse della stampa nazionale.
Quello che inizialmente sembrava un episodio isolato al ristorante Capri di Busto Arsizio, grazie ad un’indagine condotta dal pubblico ministero Nadia Calcaterra, si è rivelato uno stratagemma usato ciclicamente dalla famigliuola per non pagare il conto. La coppia, residente a Busto Garolfo, è ora sotto accusa per insolvenza fraudolenta e tentato furto in diversi locali della zona.
Il loro modus operandi prevedeva di lasciare il locale tra il piatto principale e il caffè per una sigaretta, lasciando all’interno giacche, borsette e talvolta giocattoli della figlia, senza mai tornare a pagare. Dopo il primo episodio al Capri, i due (più l’incolpevole figlia) hanno replicato la truffa altrove fino a quando sono stati riconosciuti e fermati.
Successivamente si sono spostati nel Legnanese, ma anche lì sono stati scoperti. Hanno tentato di pagare con bancomat non funzionanti o sono fuggiti con bottini di vario genere ed entità, come il barattolo delle mance o alcolici, prima di essere individuati dalle autorità grazie alle segnalazioni dei commercianti ingannati.
Ora, dopo un’indagine serrata della procura, la coppia dovrà rispondere di alcune delle truffe commesse, ma non di quelle al Capri, che non sono state provate.