Roma, 12 dic. (TMNews) – Norme più soft sulla rivalutazione delle pensioni. Secondo quanto si apprende, sul tavolo ci sarebbero diverse opzioni poiché la rivalutazione totale degli assegni fino a 1.400, chiesta dalla commissione Lavoro di Montecitorio, costerebbe troppo. La manovra per ora prevede l’indicizzazione totale per gli assegni fino a 935 euro.
Tra le possibilità quella di accogliere solo in parte la richiesta della commissione Lavoro di ‘salvare’ le pensioni fino a 1.400 euro con una rivalutazione parziale (attorno al 70%) oppure, l’altra ipotesi, sarebbe quella di una indicizzazione al 100% ma solo fino a 2,5 volte il trattamento minimo (poco meno di 1.200 euro) raccogliendo così le riflessioni dell’Istat sull’argomento. Secondo l’Istituto infatti “nei prossimi anni la quota dei pensionati poveri è, verosimilmente, destinata a crescere a seguito dell’impatto congiunto delle misure di questa e delle manovre precedenti, nonostante l’indicizzazione.
Un’eventuale estensione dell’indicizzazione fino a 1.200 euro lordi mensili, d’altro canto, consentirebbe di tutelare un ulteriore 6,5% dei pensionati a rischio di povertà (163mila)”.
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